Testimonianza per il 40° anniversario dell’uccisione di Roberto Franceschi – 23 gennaio 2013
Ho ricevuto il premio di laurea intitolato a Roberto Franceschi il 23 gennaio del 2003, nel trentesimo anniversario della sua uccisione.
Vedere premiata la mia tesi di laurea col premio Franceschi ha rappresentato il coronamento più bello dei miei studi universitari, che avevo in un certo senso sempre vissuto avendo presente la figura di Roberto. La sua passione civile e politica, e la memoria della sua drammatica morte, sono state tra le ragioni che hanno indirizzato la mia scelta del corso di studi. Allo stesso modo, il riconoscimento del premio Franceschi per la mia tesi di laurea e la valorizzazione delle ricerche condotte nella sua stesura mi hanno spronato a proseguire gli studi sull’economia dell’immigrazione.
Ho quindi deciso di spostarmi in prima in Spagna, per specializzarmi con un master e poi in Inghilterra, per scrivere una tesi di dottorato sugli stessi temi, e infine di tornare in Italia a proseguire il mio lavoro.
A distanza di dieci anni, che cosa mi è rimasto del Premio Franceschi? Il ricordo dell’emozione nel ricevere la targa dalle mani di Lydia. La soddisfazione per il primo riconoscimento ufficiale della bontà del mio lavoro. L’incoraggiamento a perseguire una carriera nella ricerca economica, sempre cercando di fare tesoro dell’insegnamento di Roberto a non tenere disgiunti rigore analitico e tensione sociale
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