Ieri sera, presso l’Aula Magna della Bocconi, si è tenuta la serata che la Fondazione Roberto Franceschi Onlus dedica annualmente a Roberto, studente colto, idealista, animato da un forte senso di giustizia e da una grande sensibilità per le disuguaglianze sociali.
Roberto fu ucciso da un colpo sparato dalla polizia, ad altezza d’uomo, contro degli studenti del movimento studentesco che si erano riuniti in Bocconi per un’assemblea.
Oggi, la sua memoria e il suo impegno sono portati avanti dalla Fondazione, con in testa la sorella Cristina e la mamma Lydia, una delle meravigliose donne della Resistenza antifascista.
Ed è un’attività costante e importantissima, perché sostiene concretamente tutti quei ragazzi che si impegnano, si pongono domande, non voltano le spalle a quello che accade nel mondo, cercano risposte.
Anche ieri, il livello del dibattito, condotto egregiamente da Benedetta Tobagi e incentrato sulla guerra in Siria e sulla lotta all’Is, con la proiezione del documentario Our War (che vi consiglio), è stato altissimo e ha sollecitato numerose domande, smentito molte menzogne e offerto un po’ di luce e di verità.
Anche ieri sono stati premiati dei progetti di ricerca e studio di giovani che hanno scelto di affrontare argomenti molto importanti e delicati, legati al sociale, alle disuguaglianze, alle ingiustizie, all’integrazione, con tagli sempre molto intelligenti e nuovi.
L’Aula Magna era quasi piena, ma la prossima volta mi piacerebbe vedere gente in piedi, vedere l’aula stracolma, perché lo meritano gli argomenti, le persone invitate, gli organizzatori, la famiglia Franceschi, la memoria di Roberto e la Fondazione tutta.
Vi consiglio pertanto di non perdere gli eventi e le attività che organizza durante l’anno e, se non siete mai stati all’evento del 23 gennaio, di rimediare l’anno prossimo.
La Fondazione intanto lavora senza sosta e con mille sacrifici. Ma ha bisogno del nostro aiuto per andare avanti.
Sul sito www.fondfranceschi.it c’è la possibilità di farlo. Di dare un contributo a questo presidio di cultura e sensibilità sociale davvero importante.
Non mi spendo facilmente per questo genere di cose, ma, credetemi, se lo faccio è perché ne vale la pena.
Sosteniamo la cultura, soprattutto se animata da grande umanità.
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