Marco Brinzi, attore e regista, interprete del monologo “Autobiografia di un picchiatore fascista lo scorso 23 gennaio nella Serata in ricordo di Roberto Franceschi all’Università Bocconi, racconta come la Fondazione Roberto Franceschi Onlus promuova la ricerca contro le disuguaglianze, in accordo con la pari dignità sociale che l’articolo 3 della nostra Costituzione assegna a tutti i cittadini.
Attore di teatro cinema e televisione, dopo essersi diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano recita sotto la direzione di importanti registi teatrali come Luca Ronconi, Massimo Castri, Robert Carseen, Federico Tiezzi, Serena Senigallia, Veronica Cruciani, Ciro Masella, Cristina Pezzoli e il lituano Oskaras Korsunovas. Nel 2006 viene premiato come miglior attore emergente al festival teatrale di Séte in Francia. Considerato dalla critica come uno degli attori più versatili della sua generazione, Brinzi spazia nel campo della recitazione partecipando a serie televisive e film tv quali Limbo (Raiuno), La Stirpe (Netflix), Tutto può succedere (Raiuno) e la serie Sky 1992. Per il cinema ha recitato in Peopling The Palace di Peter Greenway, Confusi e Felici di Massimiliano Bruno e nell’ultimo lavoro dei fratelli Taviani Una questione privata. Nella stagione 2018 – oltre all’impegno con il monologo Autobiografia di un picchiatore fascista – lo vedremo impegnato sul palco con Quasi Grazia diretto dalla regista Veronica Cruciani, accanto alla scrittrice Michela Murgia, e Antigone per la regia di Federico Tiezzi, messo in scena dal Teatro Stabile di Roma.
Foto: Giovanni Tagliavini
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