Il virus mi ha rapito e sono finito in un prato

Il 26 marzo Vincenzo Pennacchia si presenta al pronto soccorso di Bergamo. Ha il Covid, lo spogliano di tutto, lo ricoverano ma non c’è posto in rianimazione. Lo trasferiscono a Roma ma lui resta in coma per 15 giorni. E lì sogna:«Un prato verde, provavo un gran senso di pace. Ogni tanto però sentivo l’ansia di tornare a casa. Ora di giorno sto bene. Poi arriva la sera...»