Non giova a nessuno mantenere legami così stretti fra Stati che hanno obiettivi tanto diversi.
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“Nel carcere del popolo”
Il presidente della Democrazia cristiana passa la prima notte in cella. I brigatisti, reduci dalla strage di Via Fani, siedono in cucina. Uno di loro batte a macchina parole come “ gerarca”, “ imperialista”, “ processo”. È il comunicato numero uno. Che si abbatte su un Paese in cui c’è anche chi incomincia a dire “né con lo Stato né con le Br”. Aldo Moro. Cronache di un sequestro / 4
L’Europa sia vigile
Thomas Mann. La denuncia del nazismo e il monito dello scrittore al popolo europeo, perché non si lasci soggiogare dal fanatismo, risuonano oggi quanto mai attuali
Disincanto e furore
Umanesimo. Due libri testimoniano il riacceso interesse per una lunga epoca della civiltà italiana, storicamente segnata da una crisi profonda
Dèi invidiosi degli uomini
Medioevo Così fiorirono le Università
Attacco al cuore dello stato
“Sì, ho capito chi siete”, dice il presidente della Dc alle Brigate Rosse. Si trova ormai in via Montalcini, al buio, nel covo mascherato da appartamento borghese dei suoi rapitori, che lo fotografano vestito da prigioniero Anche il Paese inizia a capire. A Montecitorio, si decide di accelerare il voto di fiducia al nuovo governo Andreotti. Aldo Moro. Cronache di un sequestro / 3
La banalità di Robespierre
È stato decisamente sopravvalutato dagli esaltatori come dai detrattori. La biografia di Jean-Clément Martin edita da Salerno riporta alle giuste proporzioni la figura del più noto leader giacobino. Venne usato come capro espiatorio da coloro che lo eliminarono ma erano stati a lungo suoi complici nel Terrore
Templari, da cavalieri a banchieri
A 900 anni dalla probabile fondazione, occorre dissipare miti e leggende che circondano l’Ordine del Tempio, nato per tutelare i pellegrini in Terra Santa e poi trasformatosi in Europa in impresa finanziaria. E questa fu la sua rovina
Regina innamorata dell’italiano
Tradotte per la prima volta in inglese le trenta lettere diplomatiche che Elisabetta I d’Inghilterra scrisse nella nostra lingua per dimostrare amicizia agli interlocutori E così, in italiano, si rivolse all’«Emperadore» cinese
L’Italia littoria Un Paese immemore e slabbrato
Corrado Stajano torna nei luoghi delle radici (il padre siciliano, la madre lombarda) e i fantasmi dell'infanzia si mescolano al tempo presente