Escono «Via col vento», «Il mago di Oz», «Ombre rosse». E poi ancora «Ninotchka» di Ernst Lubitsch con la sceneggiatura di Billy Wilder, «La voce nella tempesta» di William Wyler tratto da «Cime tempestose» e «Mr. Smith va a Washington» di Frank Capra
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Dio salvi Lady Chatterley
Londra 1960: alla sbarra l’editore che ha pubblicato il capolavoro di Lawrence vietato in Inghilterra Contro il romanzo l’accusa di oscenità Anche un vescovo in sua difesa
Povera e nuda vai Democrazia
La violenta dittatura argentina. E la micidiale alleanza tra il fascismo e i demagoghi contemporanei. Un grande storico riflette sui rischi del nazionalismo di oggi. A partire dall'Italia
La ricostruzione di Spinoza
Storia della filosofia. Tra scetticismo, pessimismo e materialismo, Giuseppe Rensi, con originalità e fuori da facili catalogazioni, rende omaggio al filosofo olandese in due edizioni de11929 e del 1941 edite insieme La concezione di Dio è una delle poche che la ragione possa considerare
I barbari visti da vicino
Non vengono più da fuori ma sono invasori cresciuti internamente e dunque più difficili da isolare
Aspettando nel caos globale la nuova Bretton Woods
Nel 1944 una storica conferenza ridisegnò gli equilibri: gli Stati Uniti rimpiazzarono il declinante impero britannico e misero il dollaro al centro del mondo. Oggi ci risiamo. L'ordine del passato è alla fine. La Cina chiede spazio ma non ci sono un evento bellico o un fatto dirompente che indichino un Paese capace di rimettere le cose a posto, non c'è una potenza vincitrice. Serve un nuovo patto. Peccato che i cambi di paradigma arrivino dopo terribili tragedie
La rivoluzione culturale di Federico II di Svevia
Riletture storiche
Quando l’Einaudi chiese a Primo Levi di cambiare nome
Accadde per la pubblicazione di “Storie naturali”. Secondo la casa editrice la raccolta fantascientifica non poteva essere firmata dall’autore di “Se questo è un uomo”. L’episodio sempre sottovalutato è ricostruito in un saggio di Carlo Zanda
Più che i barbari poterono i germi E Roma crollò
L’impero dei Cesari dimostrò una notevole capacità di resistenza ai numerosi fattori destabilizzanti, tra i quali l’avvento di un clima più rigido e le ricorrenti epidemie, che alla fine ebbero un ruolo decisivo nella sua caduta. Parla lo storico americano Kyle Harper, che ha rivoluzionato gli studi sul tema mettendo in discussione il concetto di «declino»
Gli azzardi ben calcolati di Kissinger il cinese
Le confessioni del segretario di Stato di Nixon I dettagli sui viaggi che nel 1971 avviarono il disgelo con Pechino