Dal 2003 al 2022 260 donne sono scomparse nel dare alla luce un figlio (cifra ridotta di mille volte rispetto a metà Ottocento). Può calare ulteriormente? Il rischio è più alto al Sud e per le over 40. Anche per questo potrebbero essere utili piani per migliorare la salute riproduttiva nel Mezzogiorno e aiutare le coppie ad avere bambini prima
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La chiesa si svuota Disertano i giovani
Secondo l’Istat, nell’ultimo ventennio s’è verificato un crollo della partecipazione eucaristica: interessa soprattutto chi ha tra i14 e i 34 anni, riguarda di più il nord rispetto al sud e coinvolge, un po’ inaspettatamente, i piccoli centri, meno le grandi città
Fertility gap: il vero tema .
Roberto Volpi ha lanciato su «la Lettura» l’allarme sulla denatalità in Sardegna (legandolo tra l’altro al diminuire delle nozze). Per Eleonora Voltolina il problema è il divario tra figli desiderati e figli avuti
Ma pesa il calo dei matrimoni
La denatalità in Sardegna
Stranieri, l’invasione che non c’è
I dati statistici sull’immigrazione in Italia parlano chiaro: l’emergenza «invasione» non esiste, la presenza degli immigrati ormai è stabile e chi non ha la cittadinanza italiana, specialmente se donna, ha sempre più difficoltà a lavorare e integrarsi. Una realtà che emerge chiaramente dal Rapporto Immigrazione 2024 di Caritas e Fondazione Migrantes.
Le tre Italie
Il nostro Paese nel suo complesso è destinato a perdere un gran numero di abitanti: secondo le rilevazioni dell’Istat, nel 2080 scenderanno da 59 a 46 milioni. Ma con differenze territoriali molto marcate. Al Nord il calo sarà del 9,5 per cento (da 27,4 a 24,8milioni), al Centro del 20,5 per cento (da 11,7 a 9,3milioni) e nel Mezzogiorno addirittura del 39,8 per cento (da 19,9 a 11,9 milioni). A causare questo divario saranno i flussi migratori, soprattutto quelli esterni, ma anche quelli interni. Il risultato sarà che il 54 per cento della popolazione si concentrerà al Settentrione, mentre il Sud sarà desertificato
Un terzo d’Italia è tutto bosco (ma un po’ finto)
Il nostro Paese ha più che raddoppiato le foreste rispetto al periodo fra le due guerre
Chi si rivede: la longevità
Il Covid ha avuto l’ effetto di una guerra: 106 mila morti in più nel 2020 rispetto al 2019, la perdita di oltre un anno nella speranza di vita. Ma i dati del 2023 ci dicono che siamo tornati ai livelli di prima della pandemia. E il Nord, che aveva sofferto di più, ha recuperato meglio
La perdita dei giovani
Il bilancio preoccupante tracciato dal rapporto Eures
Il peso delle donne
Il rapporto col proprio corpo e gli stereotipi che lo influenzano