La repressione di Xi Jinping e il ricordo di Tiananmen

Le restrizioni anti Covid sono state il catalizzatore della più grande ondata di proteste in Cina dal 1989. Ma gli studenti scendono in piazza contro lo strapotere di Xi. Le conseguenti riaperture hanno già fatto salire il numero di casi in un paese impreparato. La speranza dei manifestanti è che l’incapacità di gestire la crisi alimenti l’opposizione al presidente

Le proteste di questo tempo sono enormi, digitali e inutili

Negli ultimi vent’anni le mobilitazioni popolari sono cresciute a dismisura ma hanno progressivamente perso la capacità di influenzare le decisioni nelle democrazie, figurarsi quella di rovesciare i regimi. È l’effetto paradossale di una piazza globale che ha fin troppi mezzi per far sentire la propria voce, e perciò s’illude che non ci sia bisogno della fase “politica”