I democratici dimentichino le correnti, un’auto-riforma del partito è difficile ma Elly Schlein può trasformarlo in ciò che serve alla politica del Paese
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Cattolici democratici e fantasma dell’identità
Castagnetti teme che il Pd «scivoli» in una prospettiva socialista. Proprio nel giorno in cui Francesco incontrala Cgil e denuncia l' «insostenibilità di questo modello di sviluppo»
Qatargate, qual è la vera parte lesa
Gli effetti degli scandali legati alla corruzione colpiscono anche chi a sinistra lavora davvero per abbattere le diseguaglianze. Ma i tempi di Berlinguer ormai sono lontani
I possibili effetti devastanti del Qatargate sull’Ue
Lo scandalo che ha visto coinvolti alcuni membri delle istituzioni europee potrebbe rivelarsi dannosissimo per la credibilità dello stesso progetto europeo, proprio dopo che l'Ue aveva dato buona prova di sé
Lo scandalo e il destino
Il Pd è paralizzato perché oggi non sa qual è la sua natura e la sua missione
Contro l’oscurantismo della destra
La via imboccata dal governo è irricevibile per chi si riconosce in una cultura progressista. Ma ora c’è spazio per fare chiarezza ideologica e l’unica opposizione credibile non può che venire da sinistra
La repressione di Xi Jinping e il ricordo di Tiananmen
Le restrizioni anti Covid sono state il catalizzatore della più grande ondata di proteste in Cina dal 1989. Ma gli studenti scendono in piazza contro lo strapotere di Xi. Le conseguenti riaperture hanno già fatto salire il numero di casi in un paese impreparato. La speranza dei manifestanti è che l’incapacità di gestire la crisi alimenti l’opposizione al presidente
Il popolo non mette in dubbio il “mandato dal cielo” di Xi
Le recenti proteste infiammate dai network studenteschi non riguardano le fondamenta dello stato cinese ma questioni contingenti. Il regime ha risposto con tattiche già note, ristabilendo il suo schiacciante potere
«Gli studenti cinesi sono un vulcano pronto a esplodere»
Intervista a Zhou Fengsuo, leader di Tiananmen
Le proteste di questo tempo sono enormi, digitali e inutili
Negli ultimi vent’anni le mobilitazioni popolari sono cresciute a dismisura ma hanno progressivamente perso la capacità di influenzare le decisioni nelle democrazie, figurarsi quella di rovesciare i regimi. È l’effetto paradossale di una piazza globale che ha fin troppi mezzi per far sentire la propria voce, e perciò s’illude che non ci sia bisogno della fase “politica”