L’Occidente deve aiutare Kiev. Ma l’obiettivo è vincere la guerra o non perderla? Attorno a questa distinzione si gioca la possibilità di aprire finalmente un negoziato
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Una pace senza vincitori né vinti col Donbass condiviso tra russi e ucraini
Il filosofo francese: «Siamo già tutti coinvolti, anche se è ancora possibile sfuggire a una guerra mondiale. Zelensky è un guerriero ma la vittoria impedisce il negoziato, Putin è un despota ma sa quando arretrare»
Il ritornello della pace impossibile: ora il cessate il fuoco, come in Corea
Questo impone di scartare i reciproci progetti di vittorie totali, di rese senza condizioni, l’idea di asservire l’Ucraina o di dividere in pezzi la Russia.
Decolonizzare l’identità ucraina ha un prezzo
La legittima richiesta di restaurare i nomi ucraini per sottrarli all’oppressione russa nasconde alcuni nodi problematici. Il rischio è che l’insistenza sul particolare faccia sbiadire le ragioni universali della lotta
L’Ucraina ha usato la strategia dei nemici a suo vantaggio
L’esercito di Kiev è riuscito a creare una bolla di protezione per ostacolare la proiezione di potere del Cremlino L’occidente deve ringraziare il paese per avere mostrato come si possono contenere le potenze espansioniste
L’egemonia regionale russa è morta in battaglia a Kiev
Mosca deve fare i conti con un effetto collaterale dell’invasione in Ucraina: ha perso il suo peso d’influenza sullo spazio post sovietico. E ora le mire di ricreare un impero sembrano definitivamente tramontate
Resistenza quotidiana
A Kiev la vita continua nonostante i bombardamenti e i blackout, per dimostrare alla Russia che non può vincere. Il reportage dello scrittore statunitense Dave Eggers
La vita «normale» dei russi e le fibrillazioni del Cremlino
Spostandosi lungo la tratta Mosca-San Pietroburgo non si ha l’impressione che il paese sia in guerra. I prezzi sono aumentati, ma la ribellione per ragioni economiche è lontana. L’incognita è la tenuta della verticale del potere di Putin
Un anno di guerra ha eccitato gli animi nazionalisti nell’Ue
Pandemia, guerra e crisi energetica hanno spinto un processo di “rinazionalizzazione” in contrasto con gli ideali fondativi dell’Unione. La crisi dei debiti sovrani ha segnato il cambio di paradigma dopo vent’anni di successi
La guerra di Putin fa saltare gli ultimi tabù anche Germania e Giappone si riarmano
La Conferenza di Monaco è passata dai discorsi geopolitici alla discussione su proiettili e pezzi d’artiglieria l’Occidente è costretto a ricostruire l’industria bellica, e i grandi sconfitti del 1945 tornano in prima linea