Invece di promuovere campagne di sensibilizzazione e soprattutto rendere più accessibile l’aborto farmacologico in regime di day hospital, il governo ha lasciato una materia di questa delicatezza e rilevanza per l’autodeterminazione, la vita e la salute delle sue cittadine, in mano a burocrati incompetenti e moralisti che valutano le donne solo come soggetti che «trasgrediscono» e vanno puniti in maniera sempre più grave.