Fu una scelta politica: la categoria criminologica del femmicidio introduceva un’ottica di genere nello studio di crimini “neutri” e consentiva di rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, potenziare l’efficacia delle risposte punitive.
Analfabetismo affettivo. Fragilità. Talvolta sadismo. Dietro la violenza di genere, nessuna patologia. L'esperto: «Siamo tutti a rischio, il punto è gestire la rabbia».