A duecento anni dalla nascita quel che resta del padre del comunismo non va cercato nei movimenti che ne raccolsero il nome ma nei pensatori cresciuti, dall’Europa agli Usa, nel capitalismo che voleva abbattere. Un altro spettro si aggira per il mondo?
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Il capitalismo non sta tanto bene
Per Colin Crouch ha preso il sopravvento il neoliberismo aziendalista, cinico e indifferente alle disuguaglianze: aumentano gli egoismi identitari e le tendenze xenofobe L'unica soluzione possibile è cedere sovranità ad autorità sovrannazionali in grado di interpretare meglio la nuova idea di interesse collettivo
Un dialogo Europa-Usa per limitare il rischio Iran
Nell'Europa non ancora unita abbiamo costantemente assistito alla nobile gara per diventare l'interlocutore privilegiato, e quindi il figlio prediletto, degli Stati Uniti d'America.
Francesco parla ma la Chiesa è silenziosa
L’eco di Bergoglio sui media è inversamente proporzionale alla presa effettiva sulla catena istituzionale e pastorale, sull’ingaggio di vescovi, parroci e fedeli. L’effetto è uno scollamento tra Magistero e comportamenti individuali e di indirizzo politico-sociale
Dalle Coree il mirino di Trump si sposta sull’Iran
Medio Oriente. La dichiarazione di Panmunjom circa un trattato di pace tra le due Coree da firmarsi entro la fine dell’anno, fa cadere l’ultima frontiera della Guerra fredda, quella sul 38° parallelo che divide in due la penisola coreana. Che cosa resta dell’Asse del male di George W. Bush? Soltanto la Repubblica islamica dell’Iran
Infinita è l’arte dell’abbraccio
L’intreccio di cattiveria e bontà è semplicemente la condizione umana.
Una bussola per la sinistra
I livelli di istruzione e gli squilibri tra generazioni e tra Nord e Sud devono essere i punti cardinali di una politica riformista
Democrazie fragili in Occidente
Il concetto di democrazia illiberale.
Tassa sui robot e sull’intelligenza artificiale è ora di parlarne
Non c’è ragione perché la tassazione dell’intelligenza artificiale sia considerata un tabù, o liquidata come una stravagante trovata radicale.
Le mani sull’infanzia per creare una scuola di bambini consumatori
Istruzione. Dal 1980 al 2004 gli investimenti per la pubblicità all’infanzia negli Usa passa da 15 milioni a 15 miliardi. Sotto attacco è il gioco, la ricreazione dei bimbi