Le famiglie, le imprese, le comunità, vivono di patti e di "se" che danno serietà e robustezza alle nostre case. Ma, se li guardiamo bene, scopriamo che sotto i "se" e le condizioni delle nostre alleanze ci sono promesse senza se e senza condizioni.
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I diritti non sono facoltativi
La disaffezione verso la politica e la pubblica amministrazione non è un privilegio italiano o europeo. I tempi lunghi per la formazione di un governo in Italia o la lontananza delle istituzioni comunitarie hanno nella burocrazia un seme che ha attecchito anche in America.
Giudizio artificiale
Scontro sui robot “ Non date agli automi i nostri diritti” Su “Nature” 150 esperti criticano la Ue: assurdo punire le macchine che sbagliano
L’Antifascista in Vaticano
De Gasperi fu sempre avverso al regime nel diario criticava anche i vescovi Gli appunti dello statista trentino tra il 1930 e il 1943, ora pubblicati dal Mulino a cura di Marialuisa Lucia Sergio, dimostrano che non si allineò alla posizione prevalente nella Chiesa cattolica, assai benevola verso la dittatura di Mussolini
L’infanzia da balilla, gli inizi con Vittorini, il caso Ambrosoli.
E oggi su chi indagare nell’Italia che cambia? “Cambiamento è parola vuota: piace al popolo diventato sovrano con un clic”
Romano Màdera
Cattolico. Sessantottino. Maoista. Junghiano. Poi il ritorno alla Bibbia attraversando a piedi la Calabria. Un cammino di contraddizioni? “Anche Marx diceva di non essere marxista”
L’Occidente è colpevole. Ma l’Occidente è la salvezza
Psichiatra e antropologa marocchina, Rita El Khayat parla in questa intervista di colonialismo, migrazioni e Primavere Arabe.
C’è un caso Italia in occidente
Democrazie Inquiete
La sfida ai poteri del presidente e il ruolo della sinistra
Il capo dello Stato sa benissimo quali sono le sue prerogative. L’esempio più chiaro fu quello di molti anni fa quando Luigi Einaudi insediò il governo Pella senza avvertire i gruppi parlamentari dei vari partiti
La partita, le regole, e i rischi di andare fuori strada
COSTITUZIONE E GOVERNI Attendiamo ora la nomina dei ministri: anche per questa si vedrà se le due forze politiche sapranno stare nella carreggiata, fissata dalla Costituzione, secondo la quale il Presidente del Consiglio incaricato (e non altri) propone e il Presidente della Repubblica nomina (e quindi può anche non accettare proposte)