Nel dibattito in tv con Donald Trump sono venuti fuori tutti i limiti del presidente Joe Biden. Ora il Partito democratico è spaccato sulla possibilità di cambiare candidato, mentre una vittoria di Trump alle elezioni di novembre sembra più probabile
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Una democrazia di capi senza partito
Stati Uniti. Se i democratici sceglieranno di non sostituire Biden, sarà la dimostrazione che i partiti statunitensi sono diventati un veicolo per le ambizioni personali dei loro leader
Il popolo statunitense è il vero sconfitto
Il 27 giugno Joe Biden, con voce roca, ha detto cose vere e sincere; Donald Trump, con toni roboanti, ha detto cose raccapriccianti e false. È stato uno spettacolo triste
La fine del sionismo potrebbe essere arrivata
Il progetto che ha portato alla nascita di uno stato ebraico in Palestina mostra segnali di crisi. Cosa verrà dopo non è ancora chiaro, scrive lo storico israeliano Ilan Pappé
Lavanderie in comune e aperitivi insieme
Cohousing. Le nuove abitazioni contro la solitudine
Chiunque vinca, la politica USA è già scritta e l’Europa è assente
La futura politica commerciale americana alla luce della crisi della globalizzazione
Il Regno Unito al voto
Da quindici anni i partiti britannici, in particolare i conservatori, non sembrano in grado di capire la portata delle sfide che il paese ha di fronte. E la campagna per le elezioni del 4 luglio lo conferma. Ma in futuro tutto dovrà cambiare
La scelta francese
Per la prima volta in Francia l’estrema destra potrebbe andare al governo. Il paese cadrà sotto i colpi del populismo? Per certi versi l’ha già fatto, sostiene il politologo francese Olivier Roy
Un’Europa federale (o scoppieremo)
Sylvie Goulard è stata consigliera di Romano Prodi a Bruxelles e ministra in Francia. Ora, con un libro, tira in ballo la rana di La Fontaine che si gonfia fino a esplodere: pensare di allargare l’Unione da 27 a, magari, 36 membri rischia di ucciderla. «Chiediamo ai Paesi candidati di soddisfare requisiti severi ma non ci facciamo un esame profondo su come rinnovare davvero le istituzioni. Lo spirito dei fondatori si è perso»
Il prezzo da pagare per la libertà di Assange
Il fatto che sia libero è una buona notizia. L’aspetto negativo è che l’hanno costretto ad ammettere di aver violato la legge statunitense contro lo spionaggio