Una coalizione di forze ribelli ha conquistato Damasco e ha cacciato il dittatore. Il futuro è pieno di incognite ma, dopo cinquant’anni di un regime feroce, per i siriani è il momento di gioire
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Comincia una stagione piena di incognite
Cosa succederà ora dipenderà dall’equilibrio di potere tra le varie fazioni e dalla loro volontà di non far ripiombare il paese nella guerra civile
Perché tre paesi hanno bombardato la Siria appena caduto Assad
È un fatto che non ha avuto molto risalto, ma i raid aerei di Turchia, Israele e Stati Uniti dicono molto delle mire che ci sono sul paese, e del presente e del futuro di Ankara.
Un avatar di al Qaeda ha creato uno stato con l’ok occidentale
Tutto si capovolge, si torna al periodo della prima guerra in Afghanistan contro l’Urss, quando gli Stati Uniti armavano il jihadismo in funzione antisovietica
La Siria non è un Paese sicuro, ma ai rifugiati siriani chiudiamo le porte
I governanti europei e i nostri sembrano avere in mente un solo problema: fermare i flussi di profughi. Così si chiudono di nuovo le frontiere ai richiedenti asilo, stavolta quelli da Damasco
Perché il Suv è un acquisto sbagliato
Un’auto costosa, inquinante e sicura solo per il conducente, ma non per gli altri. Un’auto del tutto inutile, almeno in Italia
I sussidi e i 114 miliardi intascati in un mese: perché Elon Musk è il campione mondiale di ipocrisia
Il fondatore di Tesla e SpaceX sostiene che bisogna falcidiare la spesa pubblica Isa ed eliminare i sussidi, dopo che lui stesso ne ha approfittato a piene mani fra il 2007 e quest’anno
In Italia aumentano i neoproletari
Per Pier Giorgio Ardeni le classi sociali non sono mai scomparse: nel nostro Paese il 73% dei lavoratori è nel livello basso o medio basso
L’errore di Macron, la Francia e l’impasse delle democrazie
Nella vita politica le trappole sono all’ordine del giorno. Nel caso francese, tuttavia, la particolarità sta nel fatto che la trappola in cui il presidente Macron è caduto l’ha preparata lui stesso
Israele non può ritenersi un’eccezione del diritto internazionale
Il danno reputazionale inferto da Netanyahu a Israele è immenso. Era urgente ascoltare gli avvertimenti della Corte Penale Internazionale per evitare il peggio. Hamas è riuscita a trascinare Israele nel suo gorgo di morte. Ma esiste un limite all’autodifesa: sia per le persone che per gli Stati