La meritocrazia reale assomiglia molto a un’aristocrazia ereditaria, come dimostrano i due paesi più meritocratici: Usa e Gran Bretagna. Giustificare le disuguaglianze sulla base di diversissimi livelli di talento e merito è una condanna per la medietà.
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Il carcere genera crimine
Dinanzi al fallimento della detenzione sul piano rieducativo, c’è chi chiede di abolire le prigioni. Nei giorni scorsi è passata, per ora solo alla Camera, la proposta di legge per impedire che siano costrette a stare in carcere mamme con bimbi di meno di 6 anni.
Fuori dal carcere i bambini galeotti
I figli delle “detenute con prole” vivono dietro le sbarre e sono l’esempio tragicamente perfetto di quanto un Paese che non guarda al futuro non lo faccia in alcun posto.
Nel diluvio di porpore, il Papa spara un siluro contro la Chiesa americana
Francesco consegna berrette rosse ad agosto, ma dopo il “caso Kasper” torna a riunire tutti i cardinali
E se tornasse Trump? L’ex presidente e i piani per la rivincita nel 2024
I progetti, segreti e non, di Trump, che nel frattempo sostiene a testa bassa i suoi candidati: una generazione più trumpista di lui
La seduzione sovietica
La nostalgia dell'Urss in una parte della sinistra tra anti-europeismo e anti-americanismo ai tempi dell'invasione ucraina
Perché Odessa è importante sia per l’Ucraina sia per la Russia
Il più grande porto dell’Ucraina rappresenta anche il suo legame più forte con l’economia mondiale, oltre a essere lo snodo principale per le esportazioni di cereali nel mar Nero, bloccato dalle navi russe.
Il mondo del Cremlino è fermo all’epoca sovietica
Un’intervista al ministro degli esteri di Mosca rivela una visione del mondo basata su rapporti di forza e lontana da quella di migliaia di russi, che vorrebbero una modernità incarnata dal sogno imperfetto dell’Europa.
Le madri costituenti hanno portato la Repubblica nella modernità
Il ruolo decisivo delle 21 donne che hanno scritto la Carta Costituzionale
La nascita della Repubblica fra speranze e contraddizioni
La vittoria della repubblica al referendum del 2 giugno non fu schiacciante né priva di contraddizioni: l’opzione repubblicana ottenne 12.717 923 voti (54,3%); la monarchia 10. 719 284