Il mondo non è una macchina ma una rete di relazioni. Fritjof Capra, pioniere di questo approccio, riflette sulla nostra specie. «Abbiamo sopravvalutato gli algoritmi. Una società che pensa più a fare soldi che al vero benessere, distruggendo l’ ambiente, non può ritenersi molto lungimirante»
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Rivoluzioni arrivate fino a noi
Donald Sassoon ripercorre sommosse e crisi che hanno disegnato la modernità
Un guaio fiscale e poi la strada ma sono risalito
La storia di un professionista che perse tutto, anche gli affetti. «Dico grazie alla Caritas»
Luigi Mangione, l’avatar anti-capitalista a processo
In America non esiste il diritto alla salute. E non c'è americano che non si sia scontrato, perdendo, con il rapacissimo mercato della sanità. Lo sfondo sociale dell'omicidio del CEO di UnitedHealthCare rivela tutte le contraddizioni del complesso sanitario-industriale a stelle e strisce
Gli Stati Uniti e la giungla della sanità
In America la sanità è privata e la salute è una responsabilità individuale, non un diritto. I paradossi della sanità americana
La fine di Assad e il futuro della Siria
Una coalizione di forze ribelli ha conquistato Damasco e ha cacciato il dittatore. Il futuro è pieno di incognite ma, dopo cinquant’anni di un regime feroce, per i siriani è il momento di gioire
Comincia una stagione piena di incognite
Cosa succederà ora dipenderà dall’equilibrio di potere tra le varie fazioni e dalla loro volontà di non far ripiombare il paese nella guerra civile
Perché tre paesi hanno bombardato la Siria appena caduto Assad
È un fatto che non ha avuto molto risalto, ma i raid aerei di Turchia, Israele e Stati Uniti dicono molto delle mire che ci sono sul paese, e del presente e del futuro di Ankara.
Un avatar di al Qaeda ha creato uno stato con l’ok occidentale
Tutto si capovolge, si torna al periodo della prima guerra in Afghanistan contro l’Urss, quando gli Stati Uniti armavano il jihadismo in funzione antisovietica
La Siria non è un Paese sicuro, ma ai rifugiati siriani chiudiamo le porte
I governanti europei e i nostri sembrano avere in mente un solo problema: fermare i flussi di profughi. Così si chiudono di nuovo le frontiere ai richiedenti asilo, stavolta quelli da Damasco