Aldo Schiavone. Il ritratto dei caratteri salienti della società planetaria (come democrazia, diritto, tecnica e capitale) e la consapevolezza di non essere alle soglie della fine ma all’inizio di nuova era di idee e stili di vita
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Una sperimentazione collettiva nell’emergenza energetica
Per affrontare la crisi dobbiamo partecipare attivamente alla realizzazione del valore condiviso che permette di rispondere prima e più in fretta alla sfida
Il coraggio del cambiamento
Non è un caso che tutta la letteratura mondiale si stia concentrando sulle difficoltà della famiglia. Persa quella contadina coi suoi valori e gerarchie, come creare una nuova unità che sia coerente con le conquiste, o per lo meno con quelle che alcuni considerano conquiste di libertà e altri invece considerano perversioni e perdita di valori antichi?
Il cattivo dibattito pubblico che fa male alla scuola
Il caso di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi
Scuola, docenti, stipendi. “E le idee?”, si chiede Paola Mastrocola
Aumentare gli stipendi dei docenti, equipararli a quelli europei: un argomento che sembra mettere d’accordo leader politici di opposti schieramenti. Ma è possibile sostenere in futuro una spesa aggiuntiva (e costante) stimata tra i 6 e gli 8 miliardi di euro?
Liz Truss porta il Regno Unito ancora più lontano dall’Europa
L'ex ministra degli esteri incaricata di formare il nuovo governo tende a destra mentre il paese va a sinistra. Dalla sua nomina emergono una serie di contraddizioni e paradossi con cui Londra dovrà fare presto i conti
Liz Truss, prima ministra senza mandato
Liz Truss è la nuova prima ministra del Regno Unito. Arriva senza essere consacrata da un voto parlamentare né popolare. Probabilmente cercherà di cementare la sua posizione con elezioni anticipate. Ma i rischi non mancano.
Il declino senza fine del Regno Unito
In una democrazia in salute, Liz Truss non avrebbe mai potuto diventare la prima ministra britannica. È una Theresa May senza serietà, un Boris Johnson senza carisma
Perché i cileni hanno detto no alla nuova costituzione progressista
La complessità del testo, la confusione in campagna elettorale, i contrasti sui diritti indigeni. Le ragioni della vittoria del no sono molte. Ora il presidente Boric può adattare la costituzione di Pinochet o eleggere una nuova costituente.
È ora di prendere atto dell’impotenza dell’Onu
La guerra in Ucraina ha certificato la necessità di rivedere il sistema internazionale onusiano e impone l’avvio di un processo di riforma. Il nuovo assetto dovrebbe ispirarsi all’unico progetto sovranazionale che, nonostante i limiti, ha finora funzionato: l’Unione europea.