«Le piattaforme come Google e Facebook sono progettate per incanalare gli utenti dentro percorsi obbligati che generano disagio», denuncia l’esperto olandese Geert Lovink, che sarà ospite al Festival della Tecnologia di Torino
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Ma la vita non si misura col “mi piace”
Compie dieci anni il pulsante di Facebook che ci invita a scegliere ciò che preferiamo: e proprio per questo, spesso, somiglia a quello che volevamo vedere già. Per i social, e per noi utenti, una rivoluzione: da Twitter a Instagram. Ma perché il suo inventore si è dissociato? E com’è che abbiamo finito per misurare la nostra vita, dalle amicizie alla politica, a colpi di like? Una risposta c’è. Che piaccia, è proprio il caso di dirlo, o no
Paradossi dell’odio social: fissato con le regole, ignora le buone maniere
Angela Nagle è entrata nel dibattito sulla violenza in rete, identificandone l’origine— anche— in una questione di «stile»
La battaglia dei giganti Così Google corre ancora mentre il social rallenta
l motore di ricerca diversifica, il sito dei like no
Le «bolle» della comunicazione sui Social
Scrivere una pagina diversa di questa storia
Così Facebook sposta 1,5 miliardi di utenti dalla Ue
Una migrazione biblica (ma virtuale) sta avvenendo sul web: Facebook sposta un miliardo e mezzo di utenti dalla legislazione Ue a quella Usa. Perché la prima è diventata più rigorosa e restrittiva. In barba alle promesse fatte da Zuckerberg.
Se il nostro profilo non è nostro
È tempo di avere proprietà e portabilità dei dati forniti a singole piattaforme
La Silicon Valley e il caso Facebook
Non c’è solo la Cambridge Analytica, si calcola che solo negli Usa ci siano 2500-4000 broker il cui business è comprare e vendere i nostri dati personali. C’è chi parla di un “surveillance capitalism”. A maggio un nuovo regolamento Ue sulla privacy.
La società è info-obesa Soltanto una dieta ci salverà
Julia Hobsbawm, la studiosa inglese, figlia dello storico marxista, sostiene un approccio neo-umanistico al digitale. «La grande questione della nostra epoca è la connettività. Ma i social e le macchine non sono il male, dobbiamo imparare a comportarci bene. Come con l’igiene fisica e mentale»