Il secondo incontro del ciclo “Eneide: la storia infinita dei migranti” promosso dal Movimento 23 è dedicato al fenomeno del caporalato, purtroppo radicato nel nostro Paese soprattutto in agricoltura e che colpisce in particolare i lavoratori di origine straniera.
Per approfondire il tema, il giornalista Massimiliano Perna dialoga con Simone Cremaschi (assegnista di ricerca all'Università Bocconi e componente del Network Roberto Franceschi) e Marco Omizzolo (sociologo Eurispes, docente di Sociopolitologia delle migrazioni all'Università La Sapienza e autore di Sotto padrone)
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Così non si sconfigge il caporalato – Simone Cremaschi
La (temporanea) regolarizzazione dei lavoratori agricoli immigrati a seguito del decreto rilancio avrà effetti limitati nella cosiddetta lotta al caporalato, contrariamente alle dichiarazioni del governo. Il commento di Simone Cremaschi (Network Roberto Franceschi), che nel suo dottorato ha studiato i ghetti dei braccianti africani in Italia
Perché le crisi portano voti all’estrema destra: Simone Cremaschi (Network Roberto Franceschi) si unisce a un progetto ERC
Dalla ricerca sui braccianti africani finanziata dalla Fondazione Roberto Franceschi alla partecipazione come postdoc al prestigioso progetto: la storia di successo di un nostro ricercatore
Quarant’anni in quarantena: in baracca ai tempi del virus – Simone Cremaschi (Network Roberto Franceschi)
Che conseguenze avrà l’emergenza virus nei ghetti dei braccianti?
Sostenere la ricerca serve anche a far uscire dall’isolamento gli “invisibili” dei campi – Simone Cremaschi
I lavoratori agricoli migranti che vivono all'interno dei "ghetti" presenti nel nostro Paese sono numerosi, ma di loro si conosce poco. Un progetto di ricerca finanziato dalla nostra Fondazione si propone di fare luce su questa popolazione invisibile in movimento. Simone Cremaschi, co-autore del progetto, ce lo racconta e ci ricorda come non sia facile reperire fondi per ricerche come questa, che hanno tuttavia un forte impatto su chi vive in povertà e segregazione