A Milano sono nati diversi progetti per garantire diritti e salari migliori a chi fa le consegne. Ma anche piattaforme per vedere film e aiutare i cinema, o comprare libri senza passare per Amazon.
Sharing economy, “economia della condivisione”, che in realtà poco o niente ha che fare con entrambe. La capofila Uber cresce ogni anno di dimensioni e valutazione di mercato ma i suoi risultati economici sono sempre peggiori: è l’emblema di un capitalismo predatorio e finanziarizzato che svaluta il lavoro.