Gli «emotion studies» sono un settore di ricerca di importanti dipartimenti(a Ginevra, a Edimburgo, a Chicago...).Oggi tutti abbiamo bisogno di un vaccino contro il deserto del presente
La pandemia offre l’occasione di riflettere sui profondi valori umani che la corsa al progresso ci ha indotto a rimuovere. Si tratta di ritrovare un senso religioso della natura e della vita. A cominciare dal legame con chi non c’è più
Come non essere d'accordo, quando si cerca di diffondere un po'di galateo civico con un pronto soccorso anti-stupidità? Ma odio e rancore (sia personali che di classe)sono una cosa seria, non è lecito avvilirli a spettro agitato dai cattivi politici
Guida le emozioni,regola la vita, orienta il senso estetico: quello della paura— diceva Saul Bellow — è il più vasto dei domini. Tutti ci confrontiamo con la paura (le paure): talvolta si vince, spesso si perde. In queste pagine lo fanno Edoardo Albinati, Melania Mazzucco, Michela Murgia, Alessandro Piperno, Sandro Veronesi. Si parla di sentimenti, anche molto intimi, e di politica; di salute (pubblica e privata) e di natura (quella umana e quella che l’umanità contribuisce a distruggere); di letture, naturalmente (per esempio King e Simenon), e di scritture
La diffusione spasmodica delle tecnologie digitali (leggi:smartphone e social) e una certa deriva del capitalismo (leggi: tutto è mercato) fanno male alla stabilità delle relazioni sentimentali. Ne è talmente convinta la sociologa Eva Illouz che ha intitolato un libro «La fine dell’amore». Qui spiega perché e racconta sei storie (letterarie o reali) finite male