Il culto dei complottisti americani (che ha presa pure in Italia) è pericoloso e crea attentatori. La pandemia doveva farci diventare più razionali, invece avvantaggia i fanatici
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La storia è una severa maestra
Un sintetico viaggio nell’ultimo secolo della politica economica italiana, iniziato brillantemente da Giolitti e Nitti e concluso con l’adesione alle politiche neoliberiste, che dopo quasi trent’anni di applicazione mostrano tutta la loro disastrosa inadeguatezza, aggravata dalle incongruenze della costruzione europea. E’ ormai ora di prenderne atto, sia nel nostro paese che nella Ue
Libero arbitrio?
Una libertà contestata
Caro classico ti stronco…
Sulla scorta di Paul Valéry, mi faccio forza e dico: un classico non è un idolo da venerare; di più: classici non si nasce, si diventa; e poi ancora: un classico non se ne sta polveroso e immusonito ma è qui tra noi, gli capita di invecchiare o ringiovanire, ogni tanto si allontana ma può tornare ad avvicinarsi. Prendete le critiche di Henry James all’«Educazione sentimentale»di Flaubert e quelle di Edmund Wilson a Kafka. Nelle pagine successive, alcuni esempi (clamorosi) di bocciati diventati classici
Trattato matematico politico
Democrazia dei numeri. Il saggio di Chiara Valerio sulla relazione tra la più rigorosa delle discipline e la più opinabile. Con qualche sorpresa
In principio fu il Rosso
Più che un colore, è un archetipo. E si ritrova già nelle grotte primitive Poi diventa emblema della passione e del sangue di Cristo, simbolo araldico e quindi di lotta politica. Ma sta passando di moda
Attenzione, il sangue non è acqua
Motori della vita. Il rosso fluido che scorre nelle vene irrora tutta la nostra cultura: scienza, religione, simbologia, letteratura e cinema
Maledetta primavera
Quella di Botticelli e quella di Leopardi quella dei viandanti e quella di Marte I segreti della stagione più inquieta
La casalinga di Voghera e le attività essenziali
I rami di attività economica
Albert Camus il marziano
Il 4 gennaio 1960 moriva in un incidente d’auto mai del tutto chiarito lo scrittore francese nato in Algeria. All’appuntamento con il destino arriva provato dalla vita e dal carattere: prima la spaventosa querelle con quel teppista di Sartre e la sua cricca dalla quale sente di essere uscito malconcio; poi il soffocante timore di avere perso il dono; infine il Nobel, un premio che molti giudicano prematuro. Insomma, ecco Camus a poco più di 45 anni: un estraneo e un adolescente assediato da paranoie e complessi