Rick Bass ha raccontato in un romanzo la gloria e l’oblio di Maxine Brown e del trio country formato con i fratelli: «Una storia eterna»
Archivio articoli per il tag: Recensione - pagina 74
Frammenti di un discorso amoroso
Una raccolta di lettere sentimentali e passionali firmate dai grandi della letteratura svela, senza filtri estetizzanti, i loro tormenti quotidiani
Gli incerti confini della fantasia
Creatività. In un divertente zibaldone pieno di giochi e invenzioni, teorico e spesso scherzoso, Massimo Gerardo Carrese esplora il territorio delle possibilità offerte dalla nostra immaginazione
Non arroccatevi sui soliti pezzi
Sulla scacchiera. Il design degli scacchi è stato un processo secolare e interculturale, codificato con gli Staunton. Ma molti artisti li hanno rivisti con loro creazioni. E poi c’è lo zampino di Marcel Duchamp...
La vita, una conta di privilegi perduti
Nel nuovo romanzo di Alberto Capitta un adolescente in classe comincia a illustrare al professore e ai compagni la propria tesina. Dalle sue parole si spalanca un mondo bizzarro che lo porta a una lucida visione su che cosa sia l’esistenza
Bentornata Jane Eyre
Il classico di Charlotte Brontë esce ritradotto. E la protagonista mossa dalla voglia di riscatto continua a sfidare le convenzioni ottocentesche
Route 1.001
C’è California e California. Quella che Susan Straight mette a fuoco resta distante dal glamour di Hollywood e dalle spiagge del surf: abbraccia gente che viene da lontano e assaggia il razzismo. Le pagine di «Mecca» rappresentano infatti, in modo esatto, la visione della loro autrice, che ha mappato palmo a palmo la narrativa degli Usa: a ogni Stato gli scrittori che gli appartengono, a ogni terra le sue trame. Perché, in fondo, c’è America e America
Incantati da Broch
Un'opera allegorica su Hitler e l'estremismo, un romanzo degno di “Mario e il Mago” di Mann. Ecco perche rileggere oggi “Il sortilegio”
Ombre e gabinetti. Perfect Days di Wim Wenders
Piccoli santuari di pace e dignità
Otto lezioni per capire il dopo Bomba
J. Robert Oppenheimer. Dieci anni dopo l’atomica, lo scienziato intervenne sui rischi della proliferazione e la necessità di controllo degli armamenti