Il classico di Charlotte Brontë esce ritradotto. E la protagonista mossa dalla voglia di riscatto continua a sfidare le convenzioni ottocentesche
Archivio articoli per il tag: Recensione - pagina 65
Route 1.001
C’è California e California. Quella che Susan Straight mette a fuoco resta distante dal glamour di Hollywood e dalle spiagge del surf: abbraccia gente che viene da lontano e assaggia il razzismo. Le pagine di «Mecca» rappresentano infatti, in modo esatto, la visione della loro autrice, che ha mappato palmo a palmo la narrativa degli Usa: a ogni Stato gli scrittori che gli appartengono, a ogni terra le sue trame. Perché, in fondo, c’è America e America
Incantati da Broch
Un'opera allegorica su Hitler e l'estremismo, un romanzo degno di “Mario e il Mago” di Mann. Ecco perche rileggere oggi “Il sortilegio”
Ombre e gabinetti. Perfect Days di Wim Wenders
Piccoli santuari di pace e dignità
Otto lezioni per capire il dopo Bomba
J. Robert Oppenheimer. Dieci anni dopo l’atomica, lo scienziato intervenne sui rischi della proliferazione e la necessità di controllo degli armamenti
Potere di immaginare chi non ti immagina
Margo Jefferson. Con un secondo memoir, la scrittrice afroamericana dà voce alla «terza razza», l’alta borghesia nera cui appartiene, che se da un lato è vittima del razzismo, dall’altro gode del privilegio di classe e ne porta la responsabilità
Salvare vite umane inventando il frigorifero
La formula della longevità.
Tornare a scuola di metodo scientifico
Galileo Galilei. Abbandonò il latino per il volgare perché capiva che la conoscenza deve essere divulgata. Ma una campagna di alfabetizzazione serve anche oggi: si usa la tecnologia dubitando della scienza. Il pamphlet di Massimo Bucciantini
Le più furbe, le più forti
Sebben che siamo donne Bianca Lazzaro ha setacciato le fiabe della tradizione alla ricerca delle figure femminili che si ribellano con l’ingegno e il coraggio — diventando soldati, scappando dalle prigioni... — al dominio, alla violenza e anche alla stupidità dei maschi
Gli anni Novanta uccisi dal sarcasmo
Utilizzando la forma del romanzo, Eleonora C. Caruso elabora una riflessione su un decennio che ha lasciato dietro di sé una generazione di sconfitti: «Siamo nati tra due mondi, dovevamo essere il ponte… e invece non abbiamo fatto niente»