Gli scritti di Camps, Brandotti e Smith vanno al dilà della retorica che nutre un europeismo denso di luoghi comuni
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Finché c’è guerra non c’è speranza
Frédéric Gros: solo la conoscenza può portare alla pace
La verità esiste solo nel dialogo
Rachel Bespaloff: dalle riflessioni sull'ingiustizia al rigetto di ogni idea di violenza
L’infanzia rubata della Shoah
Nei romanzi di Aharon Apperfeld si respira l'ossessione di reinventarsi l'adolescenza.
L’inversione dei simboli tra Occidente e Oceania
Il tatuaggio racchiude una pluralità di storie e sguardi sull’umano
L’acrobazia di Barnes Tre biografie per fare un romanzo
L’autore racconta Neil, bi-divorziato, già attore e coltivatore di funghi; poi Giuliano l’Apostata, su cui Neil scrive una tesina; infine l’Elizabeth Finch del titolo, insegnante di Neil e studiosa dell’imperatore. Un azzardo salvato dallo stile
L’eterna questione meridionale
Geografia e divari. La parola Mezzogiorno fu cancellata nel 2001 dalla Costituzione ma il tema continua a interrogarci: due saggi dedicati agli ultimi anni esaminano fattori che non sono al centro delle analisi classiche
Nella prigione del corpo
Ivana Bodrožić. «Figli, figlie» ritrae tre persone differentemente ingabbiate nell’immagine che hanno gli altri di loro: perché donne, lesbiche o transessuali
Solo una sana e consapevole propaganda salva i musicisti jazz dai lager nazisti
La storia della “Charlie’s and his Orchestra” voluta da Goebbels per ingannare gli inglesi. Composta di ebrei, gay e stranieri, doveva collaborare al successo militare della nazione
L’ossessione di Günther Grass era Uta una mangrovia di pietra alta 1 metro e 85
Un racconto postumo con i disegni dell'autore sull'amore per una statua scoperta in Germania est. Caduto il muro, il premio Nobel vede quella figura incarnarsi in un'artista di strada. E la segue