Una raccolta di lettere sentimentali e passionali firmate dai grandi della letteratura svela, senza filtri estetizzanti, i loro tormenti quotidiani
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Gli incerti confini della fantasia
Creatività. In un divertente zibaldone pieno di giochi e invenzioni, teorico e spesso scherzoso, Massimo Gerardo Carrese esplora il territorio delle possibilità offerte dalla nostra immaginazione
Non arroccatevi sui soliti pezzi
Sulla scacchiera. Il design degli scacchi è stato un processo secolare e interculturale, codificato con gli Staunton. Ma molti artisti li hanno rivisti con loro creazioni. E poi c’è lo zampino di Marcel Duchamp...
La vita, una conta di privilegi perduti
Nel nuovo romanzo di Alberto Capitta un adolescente in classe comincia a illustrare al professore e ai compagni la propria tesina. Dalle sue parole si spalanca un mondo bizzarro che lo porta a una lucida visione su che cosa sia l’esistenza
Bentornata Jane Eyre
Il classico di Charlotte Brontë esce ritradotto. E la protagonista mossa dalla voglia di riscatto continua a sfidare le convenzioni ottocentesche
Route 1.001
C’è California e California. Quella che Susan Straight mette a fuoco resta distante dal glamour di Hollywood e dalle spiagge del surf: abbraccia gente che viene da lontano e assaggia il razzismo. Le pagine di «Mecca» rappresentano infatti, in modo esatto, la visione della loro autrice, che ha mappato palmo a palmo la narrativa degli Usa: a ogni Stato gli scrittori che gli appartengono, a ogni terra le sue trame. Perché, in fondo, c’è America e America
Incantati da Broch
Un'opera allegorica su Hitler e l'estremismo, un romanzo degno di “Mario e il Mago” di Mann. Ecco perche rileggere oggi “Il sortilegio”
Ombre e gabinetti. Perfect Days di Wim Wenders
Piccoli santuari di pace e dignità
Otto lezioni per capire il dopo Bomba
J. Robert Oppenheimer. Dieci anni dopo l’atomica, lo scienziato intervenne sui rischi della proliferazione e la necessità di controllo degli armamenti
Potere di immaginare chi non ti immagina
Margo Jefferson. Con un secondo memoir, la scrittrice afroamericana dà voce alla «terza razza», l’alta borghesia nera cui appartiene, che se da un lato è vittima del razzismo, dall’altro gode del privilegio di classe e ne porta la responsabilità