Inverno 1748, in West Virginia, una tribù di nativi si difende fino allo stremo dalle invasioni dei coloni. Nell'epopea di Alex Taylor la lotta è per la sopravvivenza
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Houellebecq finge di pentirsi
C'è delle volte che aprire un libro di Michel Houellebecq o una lettera dell’Agenzia delle Entrate fa un po' lo stesso effetto, cioè li si legge a dispetto dell’irritazione che riescono a procurarci.
Se dimostrare di avere ragione è una malattia
Medicina Spericolata
Fantafrica Via dall’Occidente verso le stelle
Un’antologia rilancia la vitalità di un genere dove si combinano antiche leggende (un bacino immenso), tecnologia (che non è necessariamente salvifica) e dinamiche sociali di oggi (le migrazioni). Una rivendicazione di autonomia rispetto ai modelli coloniali
Smettiamola con la non fiction
Raffaello Palumbo Mosca riflette sull'argomento a partire dalla definizione, dato che la fiction può avere un valore storiografico e il chiacchiericcio di Beckett inquadra un'intera situazione storica
Voglio spiegarti la fenomenologia
Le lettere di Hegel. Nella nuova edizione curata da Giuseppe Raciti emerge questo epistolario del filosofo sia un elemento essenziale per capire attraverso le sue stesse parole il senso del suo pensiero
Zadie Smith La frode oltre Dickens
Abbiamo letto in anteprima il nuovo romanzo dell’autrice. «The Fraud» arriverà nelle librerie britanniche e americane il 5 settembre. Uno scambio di identità, due processi clamorosi nella Londra vittoriana, la lotta di classe tra poveri e ricchi
Socrate, yoga, monaci Vie per trovare sé stessi
Che cos ’hanno in comune il filosofo greco, l’ autore indiano Patañjali e l’ asceta cristiano Evagrio? E cos’hanno in comune con noi? Una collana delle Edizioni Ets parte da qui per fare il punto sulle perturbazioni umane.
Tutta la luce contenuta nell’umiltà
Madre delle virtù. Il filosofo catalano Francesc Torralba Rosellò vi riconosce il nostro limite, ma anche delle potenzialità che esso custodisce
Tu quoque fili mi
L'uccisione del padre era pratica diffusa nella Roma antica. Forse perché spesso per il figlio era l'unico modo di emanciparsi