Attraverso la rilettura di autori come Spinoza e Montaigne Corrado Augias invita ad affrontare le incertezze del presente
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Il frutto estremo dell’albero dei nomi
Giorgio Van Straten trasforma in romanzo la storia della sua famiglia partendo da quell’avo, ebreo olandese, che nel 1811 cambiò il suo cognome scegliendone uno che evocasse la «strada». Di mezzo c’è il Novecento e, in mezzo al Novecento, la Shoah
Preti e gerarchi in lotta
Chiesa e fascismo. I due soggetti avevano la comune ambizione di imporre la propria impronta sulla nazionalizzazione delle masse e miravano a conquistare l’identità italiana
Coetzee si congeda dal suo personaggio
Si conclude, con «La morte di Gesù», la romanzesca trilogia intitolata dallo scrittore sudafricano alla figura del tirannico fanciullo di cui raccontano i Vangeli apocrifi
Banana Yoshimoto Il Covid, nuovo tsunami Siamo dei sopravvissuti ma i fantasmi ci aiutano
Arriva il romanzo che l’autrice giapponese aveva scritto subito dopo Fukushima, nel 2011. Parla di oggi, nel segno della speranza
Qualcuno ha rubato la preghiera per il padre
Nathan Englander innesca un corto circuito fra le tradizioni di una comunità di ebrei ortodossi e il mondo di Internet, truffe incluse. In realtà «Kaddish.com» è una riflessione sulla devozione e sul legame tra genitori e figli
La dattilografa e il demiurgo
Desy leardi. Nel gioco tra i generi la spregiudicatezza di una scrittura ironica
«Ulisse» riparla italiano
James Joyce. Per decenni considerato intraducibile, il capolavoro ambientato il 16 giugno 1904 esce ora in un una nuova versione tradotta e annotata da Mario Biondi
Cittadini del mondo, ideale imperfetto
La natura del cosmopolitismo
Che mestiere difficile il multiculturalismo
Il nuovo romanzo della franco-marocchina Leila Slimani tocca il tema dell’identità. Il dialogo con civiltà diverse, avverte, «è complicato come l’amore: bisogna vivere nel clima di un altro, rinunciare al comfort di sé stessi»