Ambientato in Vietnam all’inizio degli anni Cinquanta e ora riproposto con nuovi apparati, «L’americano tranquillo» non solo avvince con una trama micidiale, ma mostra al meglio la finezza psicologica e di scrittura di un grande moralista
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E il Quattrocento volle montare a cavallo
Nel XV secolo le spese militari degli Stati italiani crebbero sempre più, racconta Fabrizio Ansani. Il Ducato di Milano impiegava per la guerra il 77 per cento delle sue entrate. In particolare fu necessario investire sui corsieri da battaglia
Primo Levi e la zona grigia che si allarga
Sergio Luzzatto conferisce dignità ai compagni meno encomiabili dell’intellettuale torinese presso il Kommando 98, esplorandone i destini
Cartesio dimostrò che Dio esiste E la Chiesa lo bandì
Il nuovo saggio di Steven Nadler evidenzia il contributo dell’autore francese allo sviluppo del pensiero moderno: una visione per cui qualunque cosa potrebbe non essere vera a parte l’Io che pensa. Di qui la massima: «Cogito ergo sum»
La follia ci siede accanto e non è detto che sia folle
Rosa Montero analizza psicosi e disturbi di geniali figure storiche, attinge all’esperienza personale (le crisi di panico fino ai trent’anni) e mescola saggistica e narrativa. La diagnosi: «Oggi sulla malattia mentale c’è ancora troppa ignoranza»
In quell’atomo c’è tutta una storia
A ritroso. David Helfand spiega come gli elementi costitutivi della materia possano essere utilizzati come orologi per ricostruire in modo dettagliato una gamma di eventi umani e naturali
Vivere una vita con una moralità almeno decente
Nessuno di noi può pensare di essere un faro che mira alla santità e al perfetto altruismo
Gli spazi inesplorati dell’ universo biologico
A noi la varietà della vita sembra smisurata, ma l’evoluzione, nota Telmo Pievani, ha in sé innumerevoli potenzialità tuttora inespresse. Anche per l’umanità ci sono enormi opportunità da cogliere per un futuro inclusivo e sostenibile
Perché noi italiani siamo così simili a Pinocchio
Il carattere della nazione. Luigi Zoja non indaga le scelte storiche ma ne cerca le motivazioni: qualcosa di non rimosso vive in noi, come lo spettro di un’inadempienza e ci fa operare come conosciamo: disperati e allegri
Viaggio al termine del labirinto
Giorgio Ieranò guida un cammino letterario nei meandri di una delle immagini più perturbanti del mondo antico