Louisa May Alcott «Caro direttore, ora che sono ricca sfondata, le restituisco quei quaranta dollari»
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«Non fateci diventare come bestie»
Le voci dei ricoverati di Gorizia e Arezzo mentre Basaglia preparava la chiusura dei manicomi
Un uovo fragile Le barricate contro sé stesso del professore
Miriam Toews affronta la storia del padre sullo sfondo della comunità mennonita
Il «ragazzo negro» diventa otto volte uomo
Rileggere Richard Wright. Ricordandone il legame con James Baldwin, pensando ad autori dimenticati come Chester Himes e Langston Hughes, considerando l'evoluzione del mondo degli afroamericani. Ecco pura drammaturgia
Terra incognita. Il futuro non è più quello di una volta
«Non è la nave più grande ad avere maggiori possibilità di successo di fronte ai grandi cambiamenti, ma quella più capace di adattarsi».
Hawaii Qui non è il paradiso
Il romanzo di Kawai Strong Washburn svela il lato oscuro delle isole diventate l’eden del turismo americano e al tempo stesso un inferno per i nativi e la loro cultura
E il medico naufragò nella terra dei dannati
Arrivato negli USA e lavorando nel più grande manicomio del mondo, Silvano Arieti pose le basi per le sue tesi sulla schizofrenia
Arbasino, l’agrodolce vita dell’uomo che guardava
Dell’autore scomparso nel 2020 Adelphi propone una scelta di scritti e Libreria Ticinum pagine sui legami con Voghera
Agricoltori Gli altri poveri dell’America
Si è parlato spesso—in tutti questi anni—degli Stati Uniti profondi, rurali, bianchi, molto armati e molto trumpiani, tatuati e antiabortisti. Ora Sarah Smarsh, figlia e nipote e pronipote di piccoli coltivatori del Kansas, il granaio del Paese, scrive un libro—un po' saggio e un po' memoir—che smonta quella mitologia. Intanto racconta come sia possibile che i contadini del Midwest e del Sud producano il fabbisogno alimentare di una nazione senza di fatto goderne. Poi dice: «Ci siamo raccontati per secoli la favoletta della democrazia pura, senza divisioni in classi. Oggi assistiamo a privilegi e a ingiustizie macroscopiche: ci sono 40 milioni di poveri, altri 140 in difficoltà. E tra questi ci sono più bianchi di qualsiasi altra componente etnica»
Ferro e velocità: il mondo piccolo
Umanità in treno. Le rotaie hanno ridotto gli spazi e ridefinito società, ecologia, letteratura. Ricorda Sophie Dubois-Collet, persino alla guerra