In settantotto brevi capitoli e con continui salti temporali Andrea Bajani dà un andamento musicale ai luoghi domestici vissuti, immaginati o anche soltanto fantasticati. Nessun culto della memoria, semmai del ricordo
Archivio articoli per il tag: Recensione - pagina 157
Miserabile cronaca di un povero stalker
Il drammaturgo svizzero Lukas Barfuss qui segue passo passo l'abbrutimento di una figura marginale in una città al centro della «fortezza Europa». La salute mentale — la sua perdita — è l'abisso di ognuno
Il trauma della pedofilia
Le piaghe della Chiesa. La gravità del fenomeno e l'incapacità dell'istituzione di mettere in campo una reazione all'altezza della tragedia con cui è stata chiamata a misurarsi
Fra amori letterari e recensioni d’autore
Si dice che Orwell appartenga alla storia dell'anti-utopia o contro-utopia, genere che si avvale della tecnica narrativa delle costruzioni utopiche, rovesciandone le prospettive.
L’uomo e il fuoco, una storia dell’energia
La lotta dell’umanità per l’energia, dalla scoperta del fuoco all’epopea del petrolio e oltre, nel libro “Prometeo a Fukushima” di Grazia Pagnotta per spiegare l’importanza della storia.
Il rimedio. La crisi del legame sociale
Tecnologia, saperi, comunità
Chi ha incastrato il fratello di Bosch?
Michael Connelly raggiunge il traguardo dei 35 romanzi e stavolta la missione del protagonista, l'avvocato Mickey Haller, è difendersi da un'accusa di omicidio. Ma può contare su una grande squadra e sulla famiglia, a partire da Harry.
I miei uomini e donne hanno sete… d’acqua, vita, giustizia
Marie-Claire Blais, 81 anni, stupì Margaret Atwood con il romanzo d'esordio. Oggi è considerata erede di Virginia Woolf. In Italia arriva il primo volume di un ciclo di 10 che è un racconto corale di malati, spacciatori, bambini, prostitute
Oates ci esilia non in un luogo ma in un tempo
La più prolifica tra le autrici statunitensi, dopo avere lambito più volte la distopia, stavolta ci si immerge appieno. Negli Usa «rifondati» chi non cede all’omologazione viene rispedito nel 1959. Che non era l’età dell’oro
Impopolare e così necessaria!
La «storica» riflessione di Adriano Prosperi