Il sociologo Christophe Granger evoca un incontro di boxe del1922: oltre il risultato e le apparenze, così funzionava la discriminazione
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Siamo plasmati dalle promesse (mantenute e no)
Poetessa e artista, nel suo primo romanzo Rachel Eliza Griffiths torna negli Usa bianchi degli anni Cinquanta per parlare della discriminazione di oggi. E con la sua macchina fotografica documenta le ferite del marito Salman Rushdie
Estrattivismo e patriarcato
Sul legame tra violenza ambientale e violenza di genere.
Di cosa parliamo quando parliamo di razzismo in Italia?
All'indomani del rapporto Ecri che accusa l'Italia e le sue forze dell'ordine di rinfocolare e sostenere il razzismo istituzionale, una riflessione sulle origini del razzismo nel nostro paese, che spesso nasconde una paura più profonda di quella per lo straniero, e che andrebbe affrontata prima che sia troppo tardi.
Quel razzismo da bar che non risparmia nemmeno le Olimpiadi
Molto tristi i commenti relativi a una sorta di appartenenza nazionale secondaria derivante dal colore della pelle, da alcuni tratti somatici. Una logica che prevede atlete di serie A, ma cittadine di serie B perché, insomma, non assomigliano a noi nati in questo paese da genitori entrambi di questo paese
Credetemi, è il crime il vero romanzo sociale
S.A. Cosby torna sulla indelebile scena del crimine degli Usa: la questione razziale. «Noi neri siamo invisibili, se va bene; vittime, se va male, di chi dice che i nostri diritti valgono meno»
Sono un italiano, un italiano nero
Febbraio è il mese in cui l'America celebra storia e contributo dei neri alla società. E in Italia? Non tutto è come negli stadi: una nuova cultura si sta facendo avanti
Il razzismo degli antirazzisti
Il politologo Yascha Mounk critica l’ideologia «woke», che privilegia le identità particolari rispetto alle regole universali. «Black Lives Matter ha molte ragioni valide, ma sbaglia quando dice che l’America oggi è ingiusta come nell’Ottocento»
I nuovi schiavi
Sessant’anni fa un reverendo nero pronunciò a Washington uno dei discorsi più citati (e più traditi) della storia: «I have a dream», ho un sogno. Centosettant’anni prima, il 29 agosto 1793, per la prima volta un potere politico abolì la schiavitù. Almeno 50 milioni di persone soffrono ancora oggi per lavoro e matrimoni forzati
Se il libro del generale diventa segno di una frattura culturale
Razzismo strisciante