Mentre il nostro povero Io, come diceva Freud, è un Arlecchino servitore di padroni diversi, il fanatico ha un ego fatto di piombo al servizio di un unico scopo
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Il sogno dell’avaro rinchiudere la vita in una cassaforte
È una delle patologie che più hanno ispirato la grande letteratura, da Molière a “Mastro don Gesualdo” di Giovanni Verga. Forse perché il personaggio che accumula tanto senza dare nulla commette, come già diceva San Paolo, il “peccato dei peccati”: trattenere tutto per inseguire un’illusione di pienezza
Quell’Io affamato che va alla guerra contro il suo corpo
Spesso la letteratura psicoanalitica accosta la figura dell’anoressica a quella di Antigone: entrambe seguono il puro desiderio, entrambe non accettano compromessi
Quando la donna sceglie il desiderio e diventa Antigone
L’eroina tragica immortalata da Sofocle, la sorella disposta a morire pur di non tradire l’affetto cieco per il fratello, è il simbolo eterno dell’urgenza dei vincoli familiari contro l’astratto universalismo della legge. E di un universo assoluto che elimina ogni dialettica, mediazione o compromesso
Il segreto di Caino l’uomo che voleva uccidere l’Ideale
Eroe negativo biblico, simbolo universale di tradimento, il figlio di Adamo ammazza il fratello per eliminare l’Altro e vivere senza rivali in simbiosi incestuosa con la madre In realtà ciò che non sopporta è vedere in Abele una versione“perfetta” di sé. Ma solo dopo l’omicidio scopre che il sangue versato ha lo stesso colore del suo
Nel profondo della psiche Il viaggio di Oliver Sacks
Confessioni appassionate di un neurologo inquieto: sensi di colpa, esperienze estreme, sete di conoscenza ma anche voglia di vivere e amore per i pazienti
Siamo tutti Edipo l’eroe maledetto della conoscenza
Il protagonista della tragedia di Sofocle è diventato la figura emblematica dell’uomo vittima del suo destino. Condannato senza colpa a infrangere i due divieti fondativi: non uccidere tuo padre, non giacere con tua madre. Ma secondo Lacan più che l’incesto il re di Tebe incarna l’eccessivo desiderio di verità che è in noi
Se dopo il Padre viene uccisa anche la Legge
All’inizio il capofamiglia sedeva sul trono e governava per il suo godimento. Poi i figli presero il potere e il loro rimorso creò le regole-totem del nuovo ordine. Nacque così il patto sociale con il suo tabù: nessuno occuperà in modo arbitrario il trono vuoto. Ora quel vuoto non solo non è riempito ma ha perso ogni significato
Perché siamo tutti freudiani (anche i nemici)
Intervista a Élisabeth Roudinesco, che ha pubblicato una biografia del padre della psicanalisi: “I suoi studi continuano a disturbare la nostra coscienza”
Se il nemico è invisibile
Le nostre vite scosse dall’irruzione del Terrificante