La vita umana ha smarrito ogni senso di solidarietà per dedicarsi unicamente al potenziamento di se stessa È il tempo dell’ “Egocrazia” come nuova forma d’ idolatria
Archivio articoli per il tag: Psiche - pagina 39
SCHADENFREUDE: da parola incomprensibile a concetto umano comprensibile
“gioire, provare piacere per il danno subito, per la malasorte subita dagli altri"
Come sconfiggere le fobie che ci tengono prigionieri
Tanti non amano i serpenti o magari entrano in ascensore sempre con un filo di inquietudine.
Come usare gli occhi
La durata ideale del contatto visivo è di 3,3 secondi: se è meno siamo sfuggenti se è di più
diventiamo invadenti. Ma quali sono le regole? Ecco alcune risposte e alcuni misteri
L’enigma Ulisse eroe narcisista che scelse l’Altro
Il personaggio creato da Omero è, ancora più di Edipo, simbolo eterno dell’oltrepassamento del limite, come racconta Dante nell’Inferno. Ma poi il Novecento (vedi Heidegger e Canetti) ha riletto in tutt’altra chiave le sue avventure. Enfatizzandone i lati decisamente non egoistici: dal pianto per Troia al ritorno in famiglia
Freud e Jung ci parlano e sotto sotto fanno politica
Una scienza nata in un tempo e un mondo diversi eppure così plurale da aiutare anche la società
Se il desiderio si trasforma in una trappola
La mantide religiosa incarna la femmina assassina e mostra il nesso tra godimento sessuale e morte Lacan usa la sua immagine per spiegare che l’angoscia non sorge dal confronto con la nostra libertà ma quando ci sentiamo ridotti ad oggetti passivi e siamo dati in pasto alle pulsioni dell’Altro
Il desiderio di fuggire
Viviamo in una non-società viscosa ed esigente, siamo connessi ma senza relazioni con gli altri Perciò il primo pensiero può essere: ora sparisco
Manie d’estate così la folla ci ruba l’anima
I visitatori che riempiono le località di vacanza o le città d’arte hanno un comportamento collettivo paragonabile a quello delle api all’interno dell’alveare: una massa dai movimenti orizzontali, globalizzati, impolitici. In cui la ricerca del “miele”, di una nuova meta diventa un imperativo inflessibile di tipo kantiano
Antagonisti verso se stessi
Dalla lotta del passato fatta di doveri, codici e imposizioni si è arrivati oggi a un io fragile, indifeso e narcisistico