Il populismo vive di paura. La diffonde, l’asseconda, le offre dei bersagli immaginari, l’amministra con leggi specifiche il cui scopo è quello di tenerne sempre alimentato il fuoco (vedi: decreto sicurezza e legittima difesa).
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Continuiamo a farci del male E Freud scoprì il nemico interno
Come spiegare violenza, odio razziale e fondamentalismi? Cent’anni fa veniva concepito “Al di là del principio di piacere” che rovesciava il concetto per cui si agisce sempre ispirati dalla ricerca del bene. Ecco perché è ancora così
L’Abc di una nuova resistenza
Sapere che accadono ingiustizie non basta, si deve trasformare l’informazione in azione, anziché in apatia. È una delle lezioni che vanno tratte dalla nostra epoca. Per fare questo — scrive John Freeman, editore del più grande hub letterario del mondo— occorre riscoprire alcuni luoghi dove agitarsi(biblioteche, parchi, piazze...); riappropriarci del corpo, perché «il corpo è dove tu diventi me»; ridefinire un’autentica idea di cittadinanza e di nazione
Il ritorno oscuro dell’elettroshock
La scarica elettrica al cervello sembra una barbarie del passato. Invece divide ancora gli scienziati. È stato inventato 80 anni fa a Roma, da Ugo Cerletti e Lucio Bini come «metodo dell’annichilimento». Nell’ultimo numero del «British Medical Journal» la discussione in corso
Non voglio avere 18 anni
I disturbi del comportamento alimentare
Adultescenza
L’adolescenza si è allungata, certo;ma anche ribaltata (alle mamme) E soprattutto allargata: ormai si parla di«famiglie adolescenti»
Un Don Chisciotte di nome Freud
I tanti volti del padre della psicanalisi
Nei conflitti adolescenziali, i fantasmi della collettività
Prima ancora di entrare in contrasto con il mondo adulto, i ragazzi ne denunciano le intenzioni sommerse: «Adolescenti senza tempo», un saggio di Massimo Ammaniti, da Cortina
La psicoterapia cognitiva non produce conformisti
Il filosofo Umberto Galimberti squalifica una pratica scientifica che è di certo imperfetta, ma trova riscontro sul piano empirico. Dipinge un’intera categoria come se fosse al servizio del sistema per «normalizzare» le persone che soffrono. Ma non offre alternative credibili a un lavoro quotidiano indirizzato a combattere disturbi che sottraggono ai pazienti quiete, respiro e tempo di vita
L’Io ha sempre bisogno di un Noi
La mente umana secondo Andreoli