A Trieste l’assistenza alle persone che hanno disturbi psichiatrici si fa coinvolgendo la comunità, a differenza di quanto avviene in altri paesi, che si affidano a grandi strutture sanitarie
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Il fantasma dell’amore
Si chiama ghosting e consiste nello sparire all’improvviso senza spiegazioni. Capita spesso e lascia uno smarrimento emotivo
Le parole che salvano dalla solitudine della follia
Paolo Cognetti: “Le malattie nervose non devono essere una vergogna da nascondere”
La psicoarte omaggia Freud, femminista suo malgrado
La casa-museo londinese (quella che ospita anche il celebre divano) del padre della psicoanalisi ha allestito un’esposizione di pittrici, scultrici, performer per sostenere—con successo— che le donne non furono solo «pazienti», o peggio ancora «isteriche pazienti». Ma addirittura co-autrici della sua scienza. Ecco come
Eugenio Borgna, la gentilezza e il dolore
Maestro di una psichiatria dell’interiorità dove arte, filosofia e letteratura sono considerati gli strumenti principali per alleviare la sofferenza mentale
Eugenio Borgna, psichiatra con sentimento
Il grande studioso aveva 94 anni. Ha trascorso la vita sul campo, curando i pazienti con la sua straordinaria empatia
Quando la parola forse cura la ferita
Psicoanalisi. Per Anna Ferruta è un metodo utile e potente per sciogliere blocchi emotivi, sviluppare processi incistati. Il lavoro terapeutico è il veicolo di un’esperienza intima e speciale
La ricerca dell’infelicità
Il paradosso dell'esistenza che tende al bene e sprofonda nel male
Il disagio mentale, una questione anche politica
C’è chi soffre di una patologia in un momento particolare della sua vita e chi, al contrario, non hai mai conosciuto un momento di tregua. Il malessere però spesso si somma ad altro, soprattutto se la diagnosi arriva tardi e la rete di sostegno con la successiva presa in carico da parte delle istituzioni fatica ad attivarsi
La violenza non si cura col bastone
Lo psicoanalista Recalcati : «Con i giovani ripristinare l’autorità pre ’68 è impossibile, occorre invece ripensarla. Bisogna ripartire dalla parola. Un Paese si giudica da come tratta la scuola e il nostro la tratta male»