L’ex premier parla dell’Europa e dell’Italia e critica la scissione di Matteo Renzi “Viviamo la tragedia di un Paese che si frantuma nei personalismi”
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L’ossessione del comando
Nasce un partito democristiano nella centralità geografica, radicale nel metodo e nel carattere, futurista nella retorica
Regole fiscali europee, una proposta di riforma
L’European Fiscal Board propone una radicale revisione delle regole fiscali della Ue. Non è un via libera alla crescita indiscriminata della spesa pubblica. Ma uno sforzo di razionalizzazione e miglioramento della qualità della politica fiscale in Europa.
“Basta trivelle”, uno slogan non cambia i consumi di energia
Il programma del governo M5s-Pd rilancia lo stop a nuove concessioni di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. Ma senza politiche per migliorare l’efficienza energetica, tutto ciò potrebbe tradursi in un semplice incremento delle importazioni.
I dilemmi della lotta per il clima e l’ambiente
Climate Action. La giustizia ambientale, cioè la salvaguardia e il rispetto della Terra non può essere disgiunta dalla giustizia sociale, cioè dal riscatto degli oppressi, degli sfruttati e degli esclusi
I terreni su cui giocare una sfida necessaria
L’Italia sociale ha bisogno di trovare vigore e protagonismo, di uscire dal rifugio assistenziale
Tra Italia e Ue una partita da giocare insieme
In Europa si aprono prospettive nuove, potenzialmente favorevoli all’Italia. Per questo, un nuovo governo formato dai partiti che hanno contribuito all’elezione di Ursula von der Leyen dovrebbe sostenere le ipotesi di riforma con coerenza, anche all’interno.
Gli scogli da superare per garantire la crescita
Definire con chiarezza e precisione le decisioni da prendere in comune
Acrobazie e silenzi sui numeri
Un governo di legislatura dovrebbe fare agli italiani un discorso di verità, non sommergerli di promesse. Parlare non solo di obiettivi ma anche di risorse
Un Movimento senza leader: ora nei Cinque Stelle non comanda più nessuno
Nel Movimento oggi non c’è più un leader riconosciuto, non c’è più un papa ma almeno cinque chiese autocefale che hanno un loro riferimento e che si muovono su logiche autonome: La Casaleggio, Grillo, Di Maio, i gruppi parlamentari e ultimo, ma non ultimo, Giuseppe Conte