«La Lettura» a confronto con due studiosi stranieri, la francese Catherine Brice e il britannico David Forgacs, sulle peculiarità del nostro Paese. Il mito dell’arretratezza, il dualismo Nord/Sud, l’effetto di fenomeni come fascismo, eurocomunismo, populismo
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La democrazia diffusa
Gli studiosi della politica la chiamano «democrazia deliberativa» per indicare un’elaborazione delle decisioni da parte dei cittadini in prima persona e non mediante rappresentanza. Ricerche recenti sostengono che, davanti al bombardamento mediatico, la qualità delle informazioni e l’allargamento del processo decisionale possono salvare la democrazia. Ecco che cosa già succede in alcuni Paesi
Un decalogo per la ripresa
Ricette anti-crisi. Complementarietà e interdisciplinarietà sono le parole chiave di un saggio che analizza la critica situazione italiana. Un comandamento per tutti: l’istruzione come «priorità nazionale»
Battere i sovranisti si può
Nel suo nuovo libro il politologo Colin Crouch analizza l'ascesa dei populismi di estrema destra sulle due sponde dell'oceano. E spiega come per sconfiggerli bisogna dare spazio agli altri due movimenti di massa dei nostri anni: femminismo e ambientalismo
Le verità spiacevoli per la UE nella nuova era Trump
Noi e l’America Il presidente Usa continua ad adottare oppure a sollecitare decisioni aggressive. E l’Europa ha scelte dure da affrontare, se vuole il ruolo guida nel mondo che reclama
Dove nuotano le Sardine
Sud e regionalismo
Il paradosso del voto anti-immigrati
Perché i partiti politici ostili all’immigrazione raccolgono voti soprattutto dove gli immigrati non ci sono? Molto dipende dalla concorrenza tra nativi e stranieri sul mercato del lavoro. Favorire la formazione dei lavoratori può essere una soluzione.
Così finisce l’era dei «due Papi»
Il caso del libro, Gänswein congedato e ridimensionato. Le voci sull'irritazione di Bergoglio e i nuovi scenari. La frase di Parolin «Il Papa è uno solo perché il Papa è colui che ha l'autorità Questo è molto chiaro»
La fragilità dei partiti danneggia le democrazie
In Israele (che a marzo torna al voto per la terza volta in meno di un anno) sono spariti i laburisti e si sono ridotti i consensi del Likud; la Grecia (cinque volte al voto in dieci anni) ha assistito alla quasi totale scomparsa del Pasok, la Spagna (due volte al voto quest'anno) al ridimensionamento di popolari e socialisti. Il problema è la frammentazione dei partiti: costruire coalizioni è faticoso. Ma chi ha mai detto che governare una democrazia è facile?
Il mondo è imperfetto, ma quanto si sta bene!
In difesa del liberalismo. Le (confuse) argomentazioni di Adam Gopnik