La democrazia diffusa

Gli studiosi della politica la chiamano «democrazia deliberativa» per indicare un’elaborazione delle decisioni da parte dei cittadini in prima persona e non mediante rappresentanza. Ricerche recenti sostengono che, davanti al bombardamento mediatico, la qualità delle informazioni e l’allargamento del processo decisionale possono salvare la democrazia. Ecco che cosa già succede in alcuni Paesi

La fragilità dei partiti danneggia le democrazie

In Israele (che a marzo torna al voto per la terza volta in meno di un anno) sono spariti i laburisti e si sono ridotti i consensi del Likud; la Grecia (cinque volte al voto in dieci anni) ha assistito alla quasi totale scomparsa del Pasok, la Spagna (due volte al voto quest'anno) al ridimensionamento di popolari e socialisti. Il problema è la frammentazione dei partiti: costruire coalizioni è faticoso. Ma chi ha mai detto che governare una democrazia è facile?