Gli siamo stati grati, lo siamo ancora. Lo abbiamo visto al cinema, a teatro. Ha imparato a farci ridere («I soliti ignoti»), ha continuato a farci ridere («La Grande guerra», e non solo) e ci ha fatto piangere («La Grande guerra», e non solo), ha accompagnato l’Italia del dopoguerra dandole voce e volti. È stato un attore straordinario e un uomo che ha molto vissuto, molto amato e molto sofferto. Se n’è andato il 29 giugno di 20 annifa. Eccolo: con la sua storia, con una poesia dedicata alla moglie. E nelle parole dei figli
Nacque un secolo e mezzo fa, il 31 agosto 1870, si costruì una biografia avventurosa: studi tecnici, laurea in Medicina, volontariato, slanci socialisti e rigore cattolico, un figlio segreto. Soprattutto, un modello educativo rivoluzionario, con il bambino al centro, che difese contro tutti. Quella vita, quel sogno, Cristina De Stefano li ha ripercorsi
Ha attraversato il Novecento, la realtà più leggendaria della leggenda. Ha domato scienze, filosofia, religioni. Ha stregato Lévinas,Wiesel, Baharier. Un regista sta ultimando un docu-film su Monsieur Chouchani, un mistero