Cent’ anni fa, imprigionato nella fortezza di Landsberg, Adolf Hitler dettò il libro— sgrammaticato e respingente —in cui esponeva i suoi propositi e che sarà pubblicato nel1925.Vincenzo Pinto, che ne ha curato l’ edizione critica italiana, sostiene che quel testo contorto è un classico di retorica politica. Oggi è molto diffuso nei Paesi arabi, dove è letto come un manifesto antiimperialista e antisemita. Mentre l’interesse del Führer per le comunità tedesche fuori dai confini del Reich ricorda l’ analoga linea di Mosca oggi
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Il paradosso di Norimberga
Soltanto tre testimoni su 130 erano ebrei. E poi il clima di festa che suonava con la tragedia e le corrispondenze morbide del libro di Neumahr
Il vicino di casa
Edgar Feuchtwanger, ebreo, nato nel 1924, dal 1929 al 1939 è vissuto a Monaco nei pressi dell’abitazione privata del capo nazista. «Lo vidi la prima volta nel 1933. Mi guardò con una certa benevolenza»
Pio XII sapeva
La lettera è datata 14dicembre 1942. La scrive, con una familiarità che denota una lunga consuetudine, il gesuita tedesco Lothar König, membro della rete della resistenza, uomo di collegamento tra l’ arcivescovo di Monaco, nemico del nazismo, e il Vaticano. La riceve padre Robert Leiber, segretario del Papa. È dettagliata, circoscritta, drammatica. Parla di Dachau e Auschwitz, dei crimini contro gli ebrei, di uno sterminio quotidiano. L’ha trovata Giovanni Coco, archivista e ricercatore presso l’Archivio Vaticano, che a «la Lettura» rivela: «È un caso unico, ha un valore enorme». Poi spiega: «Noi cerchiamo di fare chiarezza, anche per comprendere la stagione terribile in cui Pacelli guidò la Chiesa»
Se questa è (solo) musica
Da Schönberg a Šhostakovič, i grandi compositori del 900 hanno usato l'arte per raccontare l'orrore
Novecento. Quando Israele arruolava criminali nazisti
Lo storico israeliano Danny Orbach ha fatto luce sull’uso da parte del Mossad di agenti con un passato nel Terzo Reich: «Almeno quattro criminali di guerra furono assoldati in chiave anti-araba»
La doppia vita dei nazisti
Hanno fatto strage di civili durante l’occupazione tedesca in Italia E alla fine della guerra che hanno perso sono tornati a casa in Germania. Senza pagare mai per i loro crimini. Ecco le storie dei “lupi mannari”
Berlino sull’orlo del baratro
Uwe Wittstok. La capitale tedesca del 1933 non è una città nazista, ma una metropoli disincantata che crede di aver visto e provato tutto. E che, invece, deve ancora attraversare la tenebra più nera
L’uomo che salvò Primo Levi
La ricostruzione storica di Carlo greppi restituisce dignità a un volontario del Terzo Reich “convertito” all'umanità
Il taccuino di Hannah che svelò l’orrore
Torna in libreria il grande reportage di Hannah Arendt dal processo Eichmann Racconto dell’abisso di un uomo mediocre. E dei suoi troppi complici