È complesso, ma anche necessario, spiegare il mancato radicamento dei nuovi nazionalpopulismi nei centri urbani europei, andando oltre i binomi città/campagna e modernità/tradizione
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Com’è difficile superare l’eredità dei sovranisti
Dopo anni di nazionalismo e autoritarismo, la Polonia ha di nuovo un governo democratico. Che ha un compito molto complicato: ripristinare le regole dello stato di diritto
È la guerra ad essere atroce
Ciò che non si considera nell'esaltazione nostalgica dei valori della nazione e della guerra è che non si tratta di scegliere se stare dalla parte di Israele o di Hamas. È la guerra che è atroce, non i combattenti
Zero soft power
La Cina preferisce il potere tagliente Xi Jinping ha deluso chi sperava in un regime più aperto. Al contrario: è più repressivo. E il confucianesimo è ostaggio di una linea nazionalista e autoritaria, spiega Maurizio Scarpari
La luce di Hannah Arendt nell’orrore del nazionalismo
Hamas e Netanyahu coltivano piani speculari): liberare il territorio dagli “altri”
Non politicizzare le diversità è la via per combattere i nazionalismi
Dall'America al Sud Sudan dalla Germania una maggioranza religiosa o etnica ha colonizzato le minoranze. Una proposta viene dal Sudafrica dove le forze anti-apartheid hanno lavorato contro le loro identità specifiche
Il nazionalcapitalismo
Accomuna diversi leader politici e si basa sulla sovranità della nazione, molte volte a scapito dei diritti individuali del cittadino e persino di principi democratici non negoziabili
Le neochiese dei patrioti
In pochi anni negli Usa è nato un nazionalismo cristiano, repubblicano, spesso trumpiano, con frange che sfiorano il suprematismo bianco: combatte una guerra culturale in difesa, afferma, dei valori occidentali
Un anno di guerra ha eccitato gli animi nazionalisti nell’Ue
Pandemia, guerra e crisi energetica hanno spinto un processo di “rinazionalizzazione” in contrasto con gli ideali fondativi dell’Unione. La crisi dei debiti sovrani ha segnato il cambio di paradigma dopo vent’anni di successi
Una visione postliberale dopo il Covid e l’Ucraina
La pandemia e la guerra di Putin mostrano ancora una volta che l’ordine liberale creato dopo il 1989 si sta sgretolando. La crisi del modello e l’avanzata dei nazionalismi in Europa e in tutto il mondo impongono il ritorno a un programma politico incentrato sul bene comune. Solo così sarà possibile ricostruire una democrazia solida e decentralizzata