Attenzione al rischio simmetria delle valutazioni, cioè alla possibilità che a una ideale e legittima ricompensa al merito e al successo, che la retorica meritocratica auspica, sia associata quasi automaticamente una punizione per l'insuccesso
Ricchi contro poveri, borghesi contro proletari o l’élite del merito contro gli immeritevoli? “L’avvento della meritocrazia”, un libro di Michael Young del 1958, presenta la distopia di un’invivibile società futura (la nostra?) governata dai più ‘intelligenti’, con la ribellione di tutti gli altri.
Organizzazione sociale. La scelta giusta consiste nell’adozione della meritorietà. E dovrebbe essere evitato che l’elitarismo sia incoraggiato perché considerato efficiente
Elena Granaglia riflette sul merito e come premiarlo. Partendo da alcune obiezioni alla meritocrazia da tempo presenti nella letteratura di etica pubblica, Granaglia si sofferma su ulteriori questioni problematiche sviluppate in un libro recente di Boarelli, che rimandano a varie complicazioni nella definizione e nella misurazione del merito. Sulla base di questa analisi, Granaglia conclude affermando che per premiare il merito occorre essere consapevoli dei tanti limiti del criterio meritocratico.