Quale forma possono trovare le memorie contese nello spazio pubblico? In particolare, come può la memoria di violenze e abusi compiuti dallo Stato iscriversi nel tessuto urbano? La creazione di una targa o di monumento implica uno snaturamento e un’edulcorazione del contenuto violento e conflittuale di simili eventi? E come dobbiamo valutare le contestazioni a luoghi di memoria simili?