Il conflitto che devasta l'Ucraina e minaccia l'Europa ha reso all'improvviso logori la lingua (fino a ieri si parlava di guerra al COVID) e i sentimenti.
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Parole per un’umanità postumana
A un mondo in rapida trasformazione serve una nuova lingua Perciò tre studiose realizzano un «Abbecedario» che supera lo steccato antropocentrico. Per esempio, ambientalismo non è sempre ciò che crediamo che sia ambientalismo...
Le catastrofi climatiche sono sempre meno “eccezionali”
Una prospettiva linguistica sul clima che cambia.
Car* tutt* diteci con quali segni dobbiamo scrivere
La proposta dello schwa o dell'asterisco per rendere l'italiano più inclusivo in relazione al genere è solo l'ultimo esempio: tanti letterati avevano suggerito caratteri particolari per aggiornare la lingua. Tentativi falliti. Perché le riforme non si calano dall'alto. E perché il moltiplicarsi delle scritture spontanee nell'era digitale non ha più regole nei riferimenti
Attenti alla libertà linguistica che diventa sciatteria e censura
Che le lingue cambiano continuamente non può essere negato da nessuno che sia appena ragionevole, ma è curioso che i sostenitori della libertà di scrivere e parlare siano così rigidi nel condannare certe parole
Non portate a scuola l’italiano di una volta
È uno dei paradossi che incatenano i nostri dibattiti sull’istruzione: se quando si parla di ricerca si pensa al futuro, quando ci si riferisce alla scuola si guarda al passato, alle antiche certezze del vecchio metodo di una volta, soprattutto a proposito dell’insegnamento dell’italiano. Ma sarebbe bizzarro sostenere che occorra studiare la biologia o persino la storia su libri che risalgono a più di cinquant’anni fa: il mondo è cambiato e sono cambiate le nostre conoscenze. Lo stesso vale anche per l’italiano. I metodi e i contenuti vanno aggiornati proprio perché, come ricordava Tullio De Mauro, l’obiettivo di uno Stato democratico è che la nostra lingua sia conosciuta e praticata sempre meglio
Le nuove metamorfosi dei dialetti
Credevamo fossero defunti. Invece no: i dialetti non solo continuano a essere parlati,ma hanno imparato a vivere— in ottima salute— nel mondo dei social, nel digitale, nella musica, nella pubblicità, non solo nel cinema e nella tv. Una contaminazione continua. Perché contaminati, oggi, siamo noi
Fidatevi: la metafora della guerra è sbagliata
William Finnegan Il premio Pulitzer contro la retorica di Trump
Dire è pensare. La bizzarra e inattesa relazione tra linguaggio ed esperienza del mondo
La lingua ci orienta nel mondo e lingue differenti ci danno strumenti cognitivi differenti. E questo vale sia per un'esperienza molto concreta come la navigazione dello spazio, ma anche nei confronti di altre esperienze, altrettanto fondamentali ma più astratte, come il pensiero numerico
La cattiveria come linguaggio
Lo scadimento della politica passa anche attraverso la violenza delle parole