Boris Pahor. L'appassionato ricordo dello scrittore triestino di lingua slovena che raccontò l'orrore dei lager e il genocidio del suo popolo.
Archivio articoli per il tag: Letteratura - pagina 89
C’è io e io (narrante) Il romanzo è social
L'esplosione di Facebook e Twitter, ma non solo, cambia anche la percezione di sé degli scrittori e la loro produzione narrativa?
Il Mediterraneo disuguale
La mappa del nostro mare si è spezzata: paesi ricchi e Stati poveri sono sempre più lontani, europei benestanti e migranti disperati sempre più divisi.
Camus Lo stile non è «Straniero»
Lo scrittore ha dovuto inventare una lingua artefatta per rendere plausibile il più impassibile degli eroi. Nessuno parla così, nessuno pensa così, nessuno vede così. Ci sono artisti dotati da madre natura di una vena talmente immediata e precoce da apparire innata. Per esempio: Rimbaud, Radiguet, Mann, Mishima... E, naturalmente...
Quella tempesta inattesa, ultimo dono di Irène Némirovsky
Pubblicata una nuova versione di “Tempesta in giugno”. Primo movimento di “Suite francese”, il capolavoro della scrittrice ebrea nata a Kiev nel 1903 e morta ad Auschwitz nel 1942.
E il prof Manganelli bocciò senza appello l’allievo Manganelli
A distanza di poco più di un anno, Alessandro Piperno chiude un dittico ideale dedicato al grande scrittore e critico. Allora fu un corpo a corpo con le recensioni, oggi è un atto di devozione verso un prosatore; no, un poligrafo; no, un moralista. Che non esitò a stroncarsi quando fu il caso
Siamo tutti un mistero
Elizabeth Strout, autrice premio Pulitzer, torna con un nuovo libro, il terzo della serie con Lucy Barton. Ritroviamo la protagonista sessantenne virgola in viaggio con l'ex marito marito: uno scavo chirurgico nelle relazioni di coppia (e umane), la saggezza dell'età matura. Ma anche gli Stati Uniti: i traumi della guerra, le diseguaglianze sociali.
Gli Effinger
La saga di una famiglia di ebrei tedeschi, orologiai mossi dalla forza propulsiva dell’ascesa sociale
Kundera L’Europa comun(qu)e
Escono per la prima volta in Italia due testi dello scrittore ceco, da anni a Parigi. Risalgono uno al 1967, cioè alla vigilia della primavera di Praga, repressa dai carri armati di Mosca (ricorda qualcosa?), e uno del 1983. La difesa disperata di un'identità in pericolo, già minacciata dalla «cancel culture» di marca sovietica.
Nella mia America il nero è colpevole
Arriva in Italia il romanzo di Jason Mott che ha vinto il National Book Award. «Non cancellate la parola nigger, sarebbe come riscrivere la storia: un pericolo»