Sulla letteratura come campo di battaglia tra classi sociali.
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Bret Easton Ellis Il romanzo della maturità di un immaturo
Sbronzi, sballati, sempre in tiro, in preda a impetuose scosse ormonali, i ragazzi di «Le schegge» abusano di sé stessi. Non si interessano del mondo degli adulti e godono di un’impunita libertà ma sono tormentati dalle loro ansie
Peter Handke Povera mamma, so che la tua vita è stata unica
Torna «Infelicità senza desideri», capolavoro del Nobel. Uscì nel 1972, la sua prosa è perfetta: nel destino di una donna che scelse il suicidio sta la singolarità di ogni esistenza
La lingua parlata da Gesù
Vita di Cristo. Nel suo nuovo saggio, il cardinal Ravasi spiega che il figlio di Dio imparò l’ebraico nella scuola sinagogale di Nazaret per poter leggere le Scritture
Bret Easton Ellis «Sono vecchio, provo a rimettere insieme i pezzi»
«Il protagonista si chiama Bret come me e rimanda ai personaggi dei miei primi romanzi, ma io non ero come loro. Però quando leggevamo o guardavamo un film, volevamo essere scioccati, provocati. È tutto più difficile, dopo i 50»
Enigma e fascino del desiderio
J.M. Coetzee. «Il Polacco», poco più di cento pagine di pura maestria romanzesca, narra l’attrazione di un vecchio per una bella donna di mezza età. Lui la disgusta, lei non riesce a dimenticarsi di lui
Cercare ferro nell’età dell’oro
Antonella Anedda. Raccolte «tutte le poesie» di una delle voci più alte della nostra poesia contemporanea. Un «taglia e cuci» di sorprendente forza letteraria
Raccontando favole a un bambino anche in cameretta si fa filosofia
Un figlio può rimettere in moto nell'adulto domande fondamentali. Così Simone Regazzoni si confronta con il mistero dell'esistenza
La gemella cattiva di Naomi Klein
La saggista e attivista americana svela i danni subiti a causa dell'estremismo di una quasi omonima: Naomi Wolf
Splende in fondo al bosco la «Stella» di McCarthy
L’ ultimo capolavoro dello scrittore non è il seguito del «Passeggero» che l’ha preceduto ma un flashback in sette dialoghi fra uno psichiatra e una protagonista che, nel suo dolore, è un ponte fra il dicibile e l’indicibile