Margaret Atwood. La grande scrittrice canadese torna con una spregiudicata raccolta di racconti, non seconda ai romanzi, sul divenire decrepiti e morire
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La mafia ha bussato anche a casa mia
Sogni e giustizia, denaro e abusi edilizi: la scrittrice siciliana racconta come Cosa nostra si prende ”due bravi ragazzi”
Alma non sa più cosa sia giusto ma deve emettere la sua sentenza
Una giudice deve pronunciarsi su un uomo sospettato di essere un terrorista dell'Isis. Si chiede che cosa l'abbia portato a radicalizzarsi, mentre ha una storia con l'avvocato di lui
Giurare che una storia è vera è solo un altro modo di mentire
Una lettura di Le schegge, l’ultimo romanzo di Bret Easton Ellis
Memorie di bambina dagli inferi
Dacia Maraini. La scrittrice rievoca gli anni in un campo di concentramento giapponese nel 1943: la fame, la paura, le umiliazioni, l’insensatezza della guerra
Milena ha smesso di mangiare e i genitori dimenticano di essere amati
L'equilibrio di una coppia si incrina quando la figlia adolescente si ammala perde peso e voglia di vivere. Il padre fugge dalla responsabilità, la madre cerca aiuto in un gruppo carismatico, lei in un uomo più vecchio
Zadie Smith L’Inghilterra, che frode
L’autrice britannica pubblica il suo primo romanzo storico. È ambientato nell’epoca vittoriana, con un macellaio che reclama di essere un baronetto. «Non racconto il mondo di oggi attraverso il passato: no, voglio riconfigurare il passato. L’impostura peggiore è la relazione fra l’Inghilterra e la Giamaica: un legame malvagio. Era il tempo di Dickens: un narratore nato. Ma per lui esiste solo ciò che vede, e lui la Giamaica non la vedeva...»
Annie Ernaux e la memoria degli ultimi
Sulla letteratura come campo di battaglia tra classi sociali.
Bret Easton Ellis Il romanzo della maturità di un immaturo
Sbronzi, sballati, sempre in tiro, in preda a impetuose scosse ormonali, i ragazzi di «Le schegge» abusano di sé stessi. Non si interessano del mondo degli adulti e godono di un’impunita libertà ma sono tormentati dalle loro ansie
Peter Handke Povera mamma, so che la tua vita è stata unica
Torna «Infelicità senza desideri», capolavoro del Nobel. Uscì nel 1972, la sua prosa è perfetta: nel destino di una donna che scelse il suicidio sta la singolarità di ogni esistenza