Il regista de “Le fate ignoranti” torna al romanzo. Una storia in cui il cinema resta “il confine tra vita immaginata e vita reale, entrambe da portare avanti”
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Margherite Yourcenar Adriano, le memorie e la storia nella storia
Il capolavoro dedicato dalla grande autrice francese all'imperatore morente non è solo la sua voce alla fine di una vita piena e gloriosa. È anche il disvelamento, controllato fino all'ossessione, di chi scrive. Che ha messo il lucchetto alle proprie lettere fino al 2035
Più natura, più libertà Il manifesto di Lucrezio
Classici rivisitati. Ivano Dionigi spiega che il «De rerum natura» è opera atea e rivoluzionaria di estrema potenza: nulla ci sottrae al «destino comune», ma c’è spazio per «una libera volontà» che ci responsabilizza
Vive nel corpo di Kafka la vera metamorfosi
Mauro Covacich celebra lo scrittore attraversandone una fisicità insieme animale — cani, scimmie, talpe, topi, naturalmente l’insetto del racconto più celebre — e umana, segnata dal digiuno e dal desiderio
Tel Aviv confidential
L'autrice israeliana Daria Shualy ripesca atmosfere hard boiled per mettere in scena una strana indagine su una sparizione
La bidella e il professore: l’amore c’è ma non si vede
In una scuola alla periferia di Roma, la vita di una donna viene segnata dall’arrivo di un giovane docente, svampito e riccioluto. Per trent’anni lui, senza rendersene conto, sarà il centro della vita di lei. Il nuovo Marco Lodoli
Così la madre diventa la figlia
Memoir, autofiction, racconto di formazione... il romanzo di Federica De Paolis, scrittrice e dialoghista cinematografica, affronta una ingombrante relazione a due. Che queste genitrici scellerate siano potenti personaggi letterari è ormai chiaro
Famiglia borghese in un inferno
Né facile né conciliante, esito di un’elaborazione di anni, la terza opera di Valentina Durante scava in un nodo di legami segnati da un segreto indicibile. E lo fa ricorrendo a temi e strumenti stilistici che paiono rimandare ad Alberto Moravia
Evelyn Waugh Il privilegio di essere snob
«Detestava la plastica, Picasso, i bagni di sole e il jazz: insomma tutto ciò che era successo nel corso della sua vita. La fiammella di carità che gli veniva dalla religione era appena sufficiente per attenuare il suo disgusto trasformandolo in noia». Non è un autoritratto, ma è la cosa più sinceramente autobiografica scritta da questo inglese schifiltoso (19031966) che si convertì al cattolicesimo più per amore della liturgia che della rivelazione. Una nuova edizione di «Ritorno a Brideshead» consente di rileggere la sua avventura letteraria
La follia di un’anima non più morta
In questo romanzo breve Gogol’ riprende i temi a lui cari, a cominciare dalla triste burocrazia russa. Ma con un oggetto di analisi in più: la schizofrenia