Jhumpa Lahiri Sono a casa in biblioteche e aeroporti

Marco Missiroli ha incontrato la scrittrice nella sua abitazione romana («Non andrò mai via da qui») per l’uscita de «L’interprete dei malanni» nella collana «Americana» del «Corriere». «L’India? Gli Usa? Non m’interessano. Gli autori della mia formazione vivono un esilio in sé stessi...Joyce, Kafka, Beckett, Nabokov, Woolf...: tutti di confine, di purgatorio»

La letteratura è la mia badante

È tornato al romanzo otto anni dopo «Anna», è tornato a vincere il Viareggio ventidue anni dopo «Io non ho paura» e, soprattutto, dopo «La vita intima» è tornato subito al lavoro perché «ho una storia che mi va di raccontare, che unisce l’horror all’ esperienza della pandemia» E perché—dice qui Niccolò Ammaniti—«la scrittura mi rilassa, mi dà forza. Mi può accompagnare nella vecchiaia»